Meglio la droga che Kickstarter...

Il primo passo verso la guarigione è ammettere di avere un problema...


Oggi riflettevo che ho la casa piena di giochi.
Scatole di varie dimensioni, tutte stipate in librerie in soggiorno e in un'altra stanza, alcune dentro addirittura a degli armadi.
Avete presente la scena in Fantozzi contro tutti in cui la Pina, invaghita del panettiere,
Abatantuono, riempie la casa di sfilatini?
Ессо piu o meno a casa mia la situazione è la stessa, solo che al posto del pane ci sono i giochi. Parlo di circa duecento giochi, adesso non chiedetemi il numero esatto che proprio non ho voglia di spulciare tutto quanto, tanto meno di fare liste su BGG.

Ho smesso di acquistare compulsivamente, almeno questo è quello che mi ripeto quando mi guardo attorno, ma poi...
Poi realizzo che non è vero, ho solo abbandonato l'acquisto facile, passando al finanziare progetti su kickstarter. Un altro modo di comprare giochi che mi è sfuggito di mano.

Tutta roba imperdibile e irrinunciabile che devo assolutamente avere!


Ovviamente questa riflessione è un piccolo passo verso la consapevolezza, un processo lento e doloroso, che mi dovrà portare alla guarigione. Non sono un acquirente cronico, ma guardando sullo scaffale giochi Deluxe e mega espansioni usate mezza volta, mi rendo conto che bisogna fermarsi prima che lo diventi.

Realisticamente parlando non posso fare promesse che so già non riuscirò a mantenere, quindi non escludo kickstarter a prescindere, anche perché certi autori a me cari utilizzano quella strada, ma difficilmente mi riempirò gli scaffali di altri giochi solo perché spinto dall'hype.

Alessandro-fotomontaggio
Grazie Stefano per il fotomontaggio!!!

Cronache di un futuro ipotetico

"Non puoi dire di conoscere te stesso, se non ti sei mai battuto..."

Tyler Durden durante una partita a Vudù


Entro deciso dalla porta nel vicolo e mi
ritrovo in una stanza ampia, fredda e spoglia di qualsiasi arredo. Gli occhi ci mettono qualche secondo ad adattarsi alla penombra, mitigata appena da una leggera luce che filtra dai vetri sporchi di alcuni finestroni.
Vengo investito da un forte odore di fumo stantio, sudore e deodorante per ambienti. Al centro della stanza una decina di sedie disposte а semicerchio, con altrettante persone sedute sopra in religioso silenzio. Stranamente nessuno pare interessarsi a me, nonostante i miei passi riecheggino nel silenzio. Tutti immobili e seduti, testa bassa sui telefonini, come in un muto accordo. Tutti tranne una persona. Una donna, in piedi al centro della stanza, non mi toglie gli occhi di dosso da quando sono entrato. Mi fissa con un mezzo sorriso mentre raggiungo una sedia vuota e mi siedo, infine si rivolge ai presenti, come se non stesse aspettando altri che me.

Donna: Bene salutiamo tutti l'ultimo arrivato
Coro di voci: [Brusio indefinibile]
Io: ciao.. [Abbraccio con lo sguardo i
presenti, di cui fatico a vedere i volti]
Donna: Ciao, è la prima volta che ti vedo qui
con noi, non essere timido, presentati!
Io: Ok... Ciao a tutti, sono Alessandro, ho 42  anni e sono qui perché ho un problema...
Coro: [Brusio annoiato]
Donna: Quale problema Alessandro? Ti va di parlarne? Racconta pure, non essere timido...
Io: Erano dieci giorni che non compravo un
gioco da tavolo, ma ieri ci sono ricascato...
Coro: [Brusio di circostanza]
Donna: Capisco... [Il sorriso le muore
rapidamente dal volto]
Voce fuori dal coro: Dieci giorni contando
anche Kickstarter? [Gracchia una voce da ragazzino che non riesco ad associare ad alcun volto]
Io: [Lunga pausa di silenzio] Tecnicamente
quelli non sono acquisti. Finanzi un proget...
Donna: Ehmmm no [Mi interrompe con
decisione] contano anche quelli come
acquisti!
Coro: [Brusio di scherno]
Io: [La guardo come si guarda la tazza del
water prima di tirare l'acqua] Ok, da capo. Mi chiamo Alessandro, ho quarantuno anni e...
Voce fuori dal coro: Non ne avevi quarantadue? [Lo stesso ragazzino fastidioso che vuole provare l'ebbrezza di volare]
Coro: [Brusio stupito]
Io: Li faccio a dicembre...
Donna: Continua pure Alessandro...
Io: Si ok, ho l'età che ho e non compro giochi da due giorni!
Coro: [Brusio infervorato]
Donna: [Con gesto della mano richiama un
all'ordine] molto bene, il primo passo verso la guarigione è ammettere di avere un problema.
Voce fuori dal coro di quello seduto affianco a me, molto probabilmente un eroinomane dalle braccia tumefatte: Accidenti amico, devi passartela proprio male, non ti invidio per niente! Non se ne esce facilmente da quella mer...
Cellulare che vibra: [Leggo l'email] Yes! This Board Game has been successfully funded!
Io: Ecco si, questo è tutto. Scusate, ma c'è il
buffet per mangiare come in Fight Club?
[Brontolio di stomaco]
Coro: [Brusio rassegnato]

Commenti

  1. 🤣Gran bel post!
    Faccio un paio di considerazioni: per me ks è un NO, salvo rarisssssimissssimi casi. Ma è un big NO. In pratica si finanzia gente che ti convince con due video e un paio di miniature 3D (perché di questo parliamo dai) e un regolamento.... Si ormai tutti dei nerd-senza-gloria in grado di capire se un gioco è top o meno solo imponendo le mani sul regolamento... Ma poi? Bugs, longevità zero, strategia dominante di qua e di là... No grazie. Tutti diventano autori ed imprenditori "con i soldi degli altri" ma tra playtest non fatti e quattro prove al pub che propone KS? Tanto vuoto pneumatico e mille incazzature, pezzi e stampe sbagliate che arrivano dopo le versioni retail... Ma perché??? Ma non era già saturo il mercato quando le case editrici e i distributori pompavano giochi a mitraglia ma assumendosene le dovute responsabilità e rischi? Non mi aspetto che qualcuno sposi la mia visione da matusa-talebano ma in quel vortice, almeno in quello non ci casco.
    Ma quell'addiction che ti porta in un club del "domani smetto" c'era anche prima del crowd funding e ha riempito scaffali e armadi di scatole nel cellophane da sempre.
    Il tema qui è che "le cose che possiedi alla fine ti possiedono" (cit.). Va tirata una linea e fatta una domanda: quanto gioco in una settimana? La risposta unita ad un paio di semplici operazioni matematiche ci faranno capire quanto spesso potremmo "virtualmente" giocare in 1 anno i titoli che ci ostiniamo a comprare. E non vale il "Compro Progetto Gaia anche se Terra Mystica lo intavolo ogni 6 mesi, tanto è un capolavoro e nel futuro, con i figli, la pensione, più tempo... CE LA FARÒ".... e no... #COLCAZZO!
    La compulsione è frustrazione sia per chi gioca tutti i giorni che per chi no...
    E allora?
    Allora STOP! Blocca tutto, vendi quello che non giocheresti almeno 4 partite di seguito e compra solo dopo aver provato....
    Io ci sono passato, sono un sopravvissuto e ora vivo e gioco più felice.
    Ciao Ale, vai alla grande col blog, nel fight club salutami "BOB E LE SUE TETTONE" 😉🤟🏻

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    Risposte
    1. Tu sei un mito, mi prostro davanti a cotanta saggezza!! 😛
      Comunque hai ragione e lo sto capendo pian piano, solo che ogni tanto qualche bel progetto valido ti fa sbandare 😅
      Guarda ad esempio Brass, ok che ora è uscito anche in retail, ma nel frattempo l'ho giocato e rigiocato alla grande. Quest'anno a Modena dobbiamo assolutamente giocare insieme, vedi di venire! Ho promesso al rosso che l'anno prossimo faccio una fiera libera da impegni, appositamente per giocare con lui 😘

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