Non aprire quella tratta, ripensamenti su Brass Birmingham!

Questo non è il pezzo che avevo previsto di scrivere, non che io abbia una scaletta prefissata in mente, ma seguendo una logica dei numeri e per incrementare le visualizzazioni, avrei dovuto fare il consueto post natalizio con proposte per le feste e bla bla bla.
Non sono il Grinch e non mi spiace il Natale, ma ho trovato qualcosa da scrivere di più interessante, che mi premeva e non potevo assopire lasciandola da parte, quindi niente consigli per gli acquisti.
Meglio un pezzo scritto con passione che cinque scritti con il Cu.Lo so che siete d'accordo con me, ma bando alle ciance, veniamo a questa riflessione che è nata questa notte, quasi un'illuminazione avvenuta in sogno. Pensate come sono messo...


Commento non sentenza


Se siete abituè di questo blog penso che ormai abbiate imparato un po' a conoscermi, sono abbastanza di bocca buona e riesco sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno nei giochi che provo, ma ugualmente delle volte ho dei punti di vista anche estremi.
Per esempio, ricordo ancora tutti i vaffa che mi sono preso soltanto perché, dopo aver giocato a Belfort, dissi di non averlo capito e quindi osannato a capolavoro come tutti. Mi sono ripromesso di rigiocarci, sicuramente tanti fattori hanno influito sulle mie sensazioni, ma se ci pensate bene è proprio qui la differenza fra giudizio e prima impressione.
La differenza, se preferite, fra una recensione e un "hands on", fare molte più partite con configurazioni diverse e possibilmente persone diverse, per poter avere un quadro generale e chiaro di un gioco, elencando obiettivamente i pregi e i difetti secondo il proprio parere, oppure una partita con commento a caldo in cui parlare in maniera approssimativa, ma genuina e senza alcun preconcetto, dando un'opinione sicuramente meno tecnica, ma più di pancia.



Per scrivere di giochi, anche in maniera ironica come faccio io, bisogna avere le spalle larghe ed essere pronti a subire le conseguenze di quello che si dice, l'importante è essere onesti e non cambiare le proprie idee solo per allinearsi alla massa, ma sentirsi liberi di esprimere il proprio giudizio.

Qui veniamo al punto: Ho cambiato idea!


Ho scoperto di preferire Brass Birmingham a Brass Lancashire e la cosa mi ha un po' sconvolto.
Probabilmente verrò lapidato anche sto giro, vabbè non posso farci nulla, ho un'opinione e ragiono con la mia testa, che per quanto bacata sia, funziona ancora abbastanza bene.

Ma perché ciò è accaduto? Semplicemente ho approfondito il gioco, macinando partite e cogliendo sfumature che inizialmente avevo ignorato.

Ora, dopo diverse partite in più configurazioni, ho capito che Wallace partendo da un gioiello non si è accontentato di fare il compitino, ma ha decisamente sconvolto delle dinamiche del gioco, esaltando alcuni aspetti presenti già nell'originale, ma portandoli ad un livello superiore. Lasciando invariato gran parte del gameplay, ma aggiungendo il concetto di birra, ha dato maggiore interazione al gioco. Non un interazione casuale e incontrollabile, ma gestibile e prevedibile, che non lascia spazio al caso, insomma l'interazione quella bella! Poi il concetto di vendita dipeso dal setup, oltre che dalla preziosa nuova risorsa, ha dato al gioco una variabilità tale, da rendere ogni partita sempre una sfida diversa. D'accordo che con le carte di variabilità ce n'è anche in Lancashire, ma qui tutto dipende anche da dove sono posizionati i vari mercati.



Sembra poco, ma non è così.


Ora, giustamente, molti potranno arricciare il naso, ma capita non di rado che un capolavoro assoluto venga superato dall'ultimo arrivato. Capita in qualsiasi settore, dal cinema alla letteratura, passando per i videogames, figuriamoci se non capita nel mondo dei giochi da tavolo.
Grande merito dunque a chi ha tracciato la via, ma anche a chi successivamente ha deciso che ormai era diventata troppo stretta, migliorandola e superando pregiudizi e limiti.
Capiterà ancora in futuro, anche con altri mostri sacri e bisognerà avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, fregandosene dei "fan boys" e dicendo quello che si pensa.

Attenzione però, non è che ora ogni giorno questo accade, anzi è molto raro e il mio banale consiglio è di diffidare di chi elargisce voti e verità assolute dopo un paio di partite, quando va bene, perché spesso approfondendo le opinioni cambiano.
Si fa in fretta a dire GIOCONE, CAPOLAVORO e DEFINITIVO, ma raramente poi si sente dire HO SBAGLIATO.

Ciao, sono Alessandro, mesi fa ho preso Brass Lancashire facendo il pledge, ma non Birmingham ed ho sbagliato perché... Perché sono un pirla.


La cronaca della birra


Questo giro cambiamo location e andiamo a giocare a casa di Ryoku e Barbara. Non ci vediamo spessissimo, ma quando capita è sempre piacevole perché i coniugi sono giocatori tosti. Hanno anche una discreta collezione di giochi, tutti messi in verticale come piace a me. La prossima volta chiedo se posso fargli delle foto!

Il programma della serata è un bel Brass, ma la scelta di quale Danilo l'ha lascia a me. Alla fine ho optato per Birmingham e questo mi ha dato da pensare, giungendo alle conclusioni che avete letto fin'ora.

Rapido ripasso delle regole, non è la prima volta per nessuno, ma la vecchiaia avanza ed è già un miracolo che io riesca a giocare senza intrecciare le mani dietro la schiena, come un pensionato davanti ad un cantiere.
Mentre setuppiamo Barbara chiede cosa cambi dalla vecchia edizione alla nuova di Lancashire, cosi le rispondo farfugliando "sì, cambia poco hanno aggiunto la modalità per due bla bla bla...  hanno modificato un collegamento su... Aspè come si chiama... dove c'è il cantiere navale...  senti fai una bella cosa, cercati l'articolo sul blog che non me lo ricordo!"
L'arteriosclerosi probabilmente ha inizio cosi...

Foto presa da un'altra partita...

La partita parte a razzo e al secondo turno tutti optiamo per il primo di una lunga serie di prestiti. In Birmingham il prestito è diverso da Lancashire, non si ha scelta, 30 fiches e arretramento di tre step. La mia strategia è quella di un pessimo giocatore, quindi vi consiglio caldamente di non seguirla. Decido di concentrare i miei collegamenti vicino al mercato di vendita multiplo, cosi da non aver difficoltà a vendere, ma tanto dipende anche dalle carte e col senno di poi la scelta non si rivela essere molto proficua. Essere lontano poi dal resto del gruppo mi impedisce di stare al passo con gli altri, mancando i punti dei loro edifici di fine era fluviale. Sono terzo a pochi punti da Danilo, ma ho praticamente solo un edificio in piedi dopo il rastrellamento di inizio era delle ferrovie e ho Barbara col fiato sul collo. Ryoku ha guadagnato un discreto distacco, ma non è poi lontanissimo e la partita è ancora lunga.
Bisogna dare il meglio per recuperare e lo so bene, ho sbagliato troppo durante la prima parte del gioco, non sarà facile.
Corro ai ripari e punto forte sulle casse, ignorando completamente i cotonifici, un azzardo, ma non posso permettermi di perdere tempo a liberare le tessere non sbloccate durante la prima era.
La cosa che normalmente non accade, in questa partita avviene, c'è della birra ovunque! Sul finire riesco ad incastrare un paio di combo, andando a vendere da tre manifatture in un colpo solo e riuscendo all'ultimo turno ad eseguire un doppio link. Non una cosa facile pagare 15 monete, due carboni e una birra per costruire una doppia tratta, io sono riuscito a farlo due volte con le ultime due mie carte, dovendo spendere anche denaro extra per il carbone, in quanto terminato sulla mappa.
Ryoku capisce che non riuscirà a fare l'azione prefissata, per via del costo del carbone schizzato alle stelle e per le proprie finanze limitate, quindi dopo le dovute imprecazioni trova ugualmente il modo di fare punti, sbloccando un altro edificio.
Danilo ultimo di turno, dopo che Barbara con un paio di link prende le ultime tratte appetibili, si vede costretto a fare altrettanto, ma in zone decisamente poco redditizie.

E quindi chi ha vinto?


Che domande, non io ovviamente. Brass Birmingham non è un gioco a cu... Se giochi male la prima era e bene la seconda non vinci, vince chi ha giocato bene tutta la partita. Ryoku di misura su Nilo, Barbara mi precede di pochi punti ed io che chiudo miseramente all'ultimo posto.

Peccato, ma sono ugualmente soddisfatto della partita, ho giocato discretamente bene la seconda parte. Devo però ammettere di aver avuto anche fortuna quando Barbara ha deciso di aprire una tratta, permettendomi così di poter accedere al mercato. In quel momento lo sguardo di Ryoku sembrava dire: "Non aprire quella tratta", come se avesse previsto chissà quale futuro nefasto.

Che gran gioco mamma mia!

P.s. ho deciso che proporrò alla Roxley un'espansione del gioco, con un tabellone nuovo, ambientato nel Varesotto, Alto Milanese e Basso Ticinese! Fatemi sapere se ne vorreste una copia :P



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