Le cronache di Cartoomics

Cartoomics è stata un'esperienza interessante, una sorta di assaggino ino ino di quello che accadrà ad aprile a Modena Play.




Certo, abbiamo visto poche novità, come era comprensibile, ma questo non ci ha impedito di giocare a giochi interessanti appena usciti e di fare qualche chiacchierata con amici e addetti ai lavori.
Dei tre giorni a disposizione siamo riusciti ad esserci soltanto il sabato, ma per quanto mi riguarda posso ritenermi soddisfatto.
Dispiace aver mancato la domenica, sarei passato quasi esclusivamente per salutare i tanti amici che potevano solo quel giorno, ma altri impegni hanno avuto la precedenza.

La fiera


Pronti via partiamo da casa e in venti minuti arriviamo, con me ci sono Danilo e Paolo e nonostante i pass con Fast lane, ci sorbiamo un po' di coda per entrare.
In realtà la coda si smaltisce in fretta, l'affluenza del sabato mattina non è poi così delirante. Per fortuna.



Attorno a noi tanta gente vestita strana, alcune mascherate, altre avevamo il dubbio fossero così al naturale. Ai controlli abbiamo visto più di un Harley Quinn cercare di entrare con mazze da baseball vere... Che poi va ancora di moda come cosplay?  Il dubbio mi attanaglia, ma decido di non pensarci e vado oltre.

Il primo stop lo facciamo dalla Red Glove, dove riusciamo a provare un gioco davvero divertente: Australia Outback


Dal setting molto accattivante, colorato e con delle belle jeep in cartone che fanno la loro porca figura, il gioco può sembrare un introduttivo, ma è un qualcosa in più.
Delle plance semplici su cui aggiungere le tessere e fare punti di conseguenza, piazzandole mediante il tiro dei dadi. Tutto secondo il numero di facce recanti il simbolo di un animale oppure un jolly, refillando da un sacchetto nuove tessere e rendendole disponibili sulla jeep... Insomma sembrerebbe un gioco come tanti, nulla di nuovo, poi però giocandoci capisci come l'autore (tale Kiesling giusto per farvi capire) abbia saputo dare il proprio tocco personale, rendendolo piacevole e meno banale di quanto possa sembrare.


Non sto qui a dilungarmi sulle regole, non è l'intento del post, ma il sistema di punteggio e i bonus incrementali sono davvero azzeccati! Non ho problemi a dire che a mio avviso è il miglior gioco provato in fiera. Buona la prima direbbe qualcuno!

Approfittando della cortesia di Simona diamo un'occhiata ai tre prossimi gioiellini di Tesla Games, il cui pezzo forte sarà indubbiamente la localizzazione di Battlestar Galactica Starship Battles, gioco di Ares Games creato da Andrea Angiolino e Andrea Mainini, già autori di Wings Of Glory e Sails Of Glory. Un sistema di gioco simulativo, con veri e propri scontri fra navicelle spaziali. Sarò onesto, non è il mio genere, ma un giretto di prova credo che me lo farò volentieri a Modena, come sicuramente proverò gli altri due titoli annunciati, Ceylon e A Thiefs Fortune, che mi ispirano tantissimo.



Subito affianco ci fermiamo alla Pendragon dove proviamo un loro nuovo gioco, Ride, titolo di carte su scontri in bicicletta a suon di fango, spranghe e pistole, basato sul film di Jacopo Rondinelli uscito recentemente.


Non ho visto la pellicola e quindi ammetto di non aver sentito molta immedesimazione, ma il gioco mi è parso interessante. Provare i giochi in fiera lascia un po' il tempo che trova, quindi non mi voglio sbilanciare su di un gioco di carte che indubbiamente andrebbe spolpato, anziché provato un paio di turni in mezzo al caos. Così su due piedi ammetto di non averlo particolarmente apprezzato, ma probabilmente è anche colpa della tipologia di gioco, non proprio nelle mie corde.


Proseguiamo passando vicino lo stand della Need Games, dove mi sarei voluto fermare un po', ma vedendo i tavoli stracolmi e soppesando le tempistiche a disposizione, decidiamo di tirare dritto e semmai tornare in un secondo momento con meno caos. Povero illuso, stand preso d'assalto. Hanno annunciato nel corso della giornata Tails of Equestria e sta cosa mi ha gasato tantissimo, altro che gioco per bambini!


Alla Ghenos troviamo un paio di facce conosciute con cui chiacchierare di giochi, ma zero possibilità di provare Azul: Stained Glass of Sintra, altro gioco che aveva attirato la nostra attenzione. La gente in coda e la non voglia di aspettare ci fa rinunciare, ovviando per la spiegazione del dimostratore, così bravo da indurre uno di noi a mettere mano al portafoglio poco dopo!


Andando avanti ci fermiamo alla MS Edizioni a provare il tanto chiacchierato Faceless, un titolo che i backer del kickstarter stanno aspettando con trepidazione. Parto col dire che non mi ha fatto impazzire. Anche qui indubbiamente vige lo stesso discorso fatto in precedenza, un gioco provato in fiera spesso non offre sensazioni veritiere, ma viziate da molti fattori, non ultimo l'impossibilità di poter leggere il regolamento e quindi doversi affidare esclusivamente alle mani dei dimostratori, spesso impegnati su più tavoli.



La bussola è una figata e il sistema di movimento anche. L'ambientazione colpisce, ma ho avuto la sensazione che il gioco fosse ridimensionato, rispetto alle aspettative che mi ero fatto. Vorrei tanto riprovarlo in condizioni più ottimali.

Lascio Paolo e Danilo allo stand a giocare a CuBirds e ne approfitto per fermarmi a salutare qualche amico. In zona Giochi Uniti incontro Federica e Antonio con la piccola Alice, una gioia trovarli in fiera e abbracciarli. In queste occasioni hai l'opportunità di rivedere persone, anche se solo per un saluto veloce, che però ti riempie il cuore. Ho potuto salutare altri amici, il già citato Paolo e Michela, Sara alle prese col suo nuovo lavoro e Willy invece con il suo solito lavoro. Mario che ho sempre il piacere di salutare e Luca che mi aspettavo più abbronzato, Alberto e Vale coi pupi che abbraccio fortissimo e Teo che ogni tanto riesce anche a giocare. Il mitico Moreno, che non vedevo da una vita, Maurizio che incontro sempre a questi eventi, Andrea indaffaratissimo con #allyoucanplayforcharity che abbraccio sempre con piacere e un altro paio di ragazzi di cui non ricordo il nome, scusate ho la memoria peggiore di quella di un Commodore Vic 20. Forse non lo avete nemmeno mai visto o non sapete cosa sia. Sono vecchio.


Arrivo alla Playagame e mi guardo attorno,  prima volta per loro a questa manifestazione, ma tavoli presi d'assalto e una marea di facce sorridenti, soprattutto attorno a Jurassic Snack. Finalmente ho avuto il piacere di conoscere di persona Giuseppe, con la quale ho potuto scambiare due chiacchiere, una persona molto gentile e intelligente. Non che avessi bisogno di quest'incontro, ma ho avuto conferma di quanto già avevo capito in questi mesi. A Modena comunque sarò in prima fila per cercare di accaparrarmi una copia di Cryptid, ci saranno cento copie e verranno distribuite nell'arco dei tre giorni di fiera.
Vengo raggiunto da Paolo e Danilo, ma i tavoli sono tutti occupati. Vedo stranamente libero quello di Flamme Rouge, il gioco dell'anno, bello apparecchiato e pronto per essere gustato. Vorrei sedermi a giocare, è proprio un bel gioco e non vedo l'ora di conoscere l'autore a Modena e poter sbirciare il prototipo della nuova espansione, ma lo stomaco che brontola mi fa desistere e optiamo per un tentativo in un secondo momento dopo pranzo.


Decidiamo di andare a mangiare e lo facciamo come i giovani, sedendoci a terra fuori all'aperto fra due padiglioni, approfittando della giornata mite. Cogliamo l'occasione per visitare gli altri padiglioni, ma senza soffermarci troppo.

Nel pomeriggio torniamo da Playagame nella speranza si fosse libero il tavolo di Small Islands, gioco che avevamo puntato, ma anche in questo caso ci siamo dovuti accontentare di seguire qualche minuto una partita di altri. Naturalmente mi sono dimenticato di fare qualche foto allo stand, ero troppo concentrato sui tavoli! Proseguiamo.

Dv Giochi tutto pieno, Cranio tutto pieno, Asmodee idem, troviamo la 3emme Games e riusciamo a sederci ad un tavolo.


Proviamo Counterfeiters, un gioco sul riciclaggio di denaro sporco che ha dei materiali fighissimi. Il gioco è semplice e ci affascina nelle dinamiche. In base a determinate azioni si può accelerare o rallentare il tempo di gioco. Non sto qui a spiegarvi le regole, ma vi basti sapere che ci sono diversi tipi di banconote tutte diverse, che in base alla qualità di contraffazione che si riesce a cogliere, appaiono più o meno definite.


Idea geniale, ma ancora mi sto chiedendo come sia stato possibile, giocando in tre, essere riusciti a terminare tutte le banconote! Verificato più volte che non ci fossero stati errori di comprensione del regolamento, abbiamo creato scompiglio fra i dimostratori! Che altri prima di noi non si siano fregati delle banconote come souvenir? Vedremo di approfondire prossimamente con la copia di Donald.


Il tempo è tiranno e dobbiamo rientrare alla base a metà pomeriggio, ma mentre ci incamminiamo decido di fare un acquisto. Lo punto fin da quando l'ho visto in prova a Immaginaria, evento sui giochi di ruolo tenutosi a Milano alla Fabbrica del Vapore, quindi torno alla Pendragon.


Prendo Detective: sulla scena del crimine, un gioco di investigazione che sto studiando in questi giorni, ma che farò nei fine settima in due con mia moglie. Sono molto felice dell'acquisto, approfittando del bundle con tanto di Playmat. Vi farò sapere.

Questa edizione Cartoomics 2019 finisce, tirando le somme devo ammettere che è stata un'esperienza piacevole, ancor di più se si apprezzano cosplay e fumetti. Per quanto riguarda i giochi da tavolo poche novità, gli editori si tengono i colpi per il mese prossimo. Si stanno scaldando in previsione di Modena Play e ho idea che farà molto caldo!




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