Tutti i Santi di Antiquity

Settimane di fuoco quelle appena trascorse, in cui la mia attenzione è stata quasi del tutto monopolizzata dal picnic ludico organizzato a Castellanza. Ne è valsa la pena, ma non è di questo che vi voglio parlare.
Piccola premessa, se siete neofiti questo gioco non fa per voi, almeno non per ora, ma lasciatevi ispirare perché se amate gli eurogame è qui che dovete arrivare, assolutamente!


Oggi parliamo di Antiquity




Titolo della Splotter Spellen del mitico duo Jeroen DoumenJoris Wiersinga, sfornato nel 2004 da 2-4 giocatori e dalla durata di 120-180 minuti.

No dai, seriamente, ci avete creduto? 180 minuti in quattro? In realtà la durata penso sia più vicina alle quattro ore. Probabilmente con diverse partite alle spalle, di tutti i partecipanti al tavolo, ci si può avvicinare alle tre ore, ma le mie sono solo congetture.

Antiquity-Splotter-Boardgame-Gioco-da-tavolo


Il gioco è considerato da alcuni il vero capolavoro della Splotter, io non ho provato tutti i loro titoli, ma posso tranquillamente affermare che è strepitoso. Molto stretto, con un senso di crescita importante. Ogni scelta dev'essere ben ponderata, altrimenti resti indietro e non ti risollevi più.

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La simbologia che sta dietro al gioco è incredibile. Hai dei "semi", li puoi usare per mangiare oppure ripiantarli come investimento futuro, una scelta non sempre così semplice. Pensandoci bene sembra davvero di essere alle prese con le difficoltà delle fattorie nel medioevo. Dover scegliere fra beni primari e beni di lusso, futili, ma necessari, la ricerca di nuove risorse per la costruzione di strutture che portano all'inquinamento, l'essere obbligati ad espandersi per sopravvivere e per sfuggire al degrado, per cercare nuove risorse prima che queste siano consumate dall'eccessivo sfruttamento e allo stesso tempo cercare di riequilibrare consumi ed entrate. Senza considerare che le altre fazioni potrebbero, in qualsiasi momento del gioco, sfruttare le risorse a te vicine scaricandoti addosso il loro inquinamento.

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Mi hanno detto "Ale questa ciotolina tienitela pure lì vicino, fidati..." ho capito tutto dopo!


Votarsi ai Santi


In un gioco del genere, in cui tutto ha una logica, arriva il fattore che sconvolge: i Santi.
Sconvolge in senso positivo, sia chiaro.
Il gioco è un orologio perfetto, ma la sua genialità sta anche nelle diverse condizioni di vittoria. Se in The Great Zimbabwe, altro strepitoso titolo degli amici olandesi, i giocatori stessi sono portati a spostare il traguardo per la vittoria, in base alle proprie scelte, in Antiquity i giocatori potranno decidere a che Santo votarsi, trovando dunque una condizione di vittoria diversa ad esso collegata. Oltretutto la scelta potrà essere effettuata in qualsiasi momento del gioco, anche da subito, potendo così sfruttare una sorta di abilità speciale che ogni Santo concede. Prima scegli il Santo, prima potrai usufruire dei suoi doni, ma questo comporterà l'impiego di spazio e un discreto dispendio di risorse.


Antiquity-Splotter-Boardgame-Gioco-da-tavolo


La composizione delle città, dovendo incastrare i vari edifici come in un tetris cercando di ridurre al minimo gli sprechi, aggiunge difficoltà a livello strategico che può essere fatale ai giocatori della prima ora. Avere le risorse per un edificio ed accorgersi di non aver lo spazio per piazzarlo, per un errore superficiale, può richiamare altri santi in campo, ma nel peggiore dei modi.

E quindi...


Non ho abbastanza competenze su questo gioco per poterne fare un'analisi più approfondita, quindi questo post nato unicamente per mettervi la pulce nell'orecchio, sarà anche una scusa per condividere la video spiegazione del regolamento, fatta da " Il Grande S." Donald.



Cronache antiche


In settimana arriva la proposta di Donald per una partita ad Antiquity. Spesso guardo la mia copia ancora nel cellophane e penso sia imbarazzante che ancora non l'abbia aperta, quindi cogliendo la palla al balzo accetto entusiasta.

Finalmente arriva Venerdì, parto puntuale, poco meno di mezz'ora di strada per raggiungere a Marcallo gli amici della Ludoteca Spazio Gioco, recentemente diventata Tana Dei Goblin Magenta.

Si va per le lunghe, io vorrei essere a casa non troppo tardi perché il giorno dopo mi devo alzare presto, ma fra saluti di rito e manovre varie si fanno le 22.00. Ci sono tre copie, ma alla fine facciamo solo due tavoli da quattro. Scelgo il tavolo e ho la stessa sensazione che si prova quando si è al supermercato, arrivi tu alla cassa e la fila si ferma mentre tutte le altre vanno. La copia di Donald sembra essere stata svuotata direttamente all'interno della scatola e agitandola fa lo stesso rumore che farebbe la lettiera con la sabbietta del mio gatto. Il tavolo a fianco ha la copia tutta bella ordinata in scatoline di Filippo, monty_ratarsed in tana, ma conosciuto anche come Foloppo o Mr.Combo. Perché? Rileggetevi qui il perché!
Sto divagando scusate, ore 22.00 circa inizia la spiegazione che il buon Donald propone ad entrambi i tavoli. Lo riprendo con il cellulare perché minaccia di non volerlo rispiegare più. Niente commenti sulle mie capacità di cameraman, la prossima volta giro il telefono in orizzontale e cerco di non avere il Parkinson mentre filmo.

Poco più di un'ora dopo inizia la partita.

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Sono stanco e ancora non ho scelto dove piazzare la tessera città. La serata si preannuncia tosta, sono le 23 passate quando iniziamo. I primi turni vanno a rilento, ancora poca familiarità con le meccaniche, in realtà i dubbi pian piano svaniscono, ma arriva la difficoltà oggettiva di comprendere la giusta strategia da adottare. Dopo un'ora e mezza ormai lanciati a pieno regime, dobbiamo fare una pausa. Una ragazza in ludoteca è appiedata e non sa come tornare a casa, chi doveva riaccompagnarla come d'accordi si è invece dato latitante dandole buca. Valerio, un ragazzo al nostro tavolo, amico della poveretta che l'aveva portata in ludoteca, la deve riaccompagnare a casa.
-  Abita vicino?-  chiedo ingenuamente.
- No, in culonia...- risponde lui, o almeno mi pare fosse quello il nome della città, non lo ricordo bene.
Insomma non proprio dietro l'angolo, ci vorrà un po'.

L'intervallo dura circa quaranta minuti abbondanti in cui decidiamo di fare tappa al McDonald, come quando si aveva vent'anni. In realtà la tappa la fa Massimo, l'altro ragazzo seduto al nostro tavolo che va a prendere i panini per tutti, io e Donald aspettiamo il cibo comodamente in ludoteca, come dei vecchiacci, mentre studiamo la plancia di gioco in piedi con le mani dietro la schiena.

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Il povero Valerio torna, in realtà ci confida che di tempo rispettando i limiti ce ne sarebbe voluto il doppio, ma ho il sospetto sia un figlio illegittimo di Schumacher.

Riprendiamo la partita a non so più che ora, ormai il cervello è fuso e le mie difficoltà si rispecchiano sul gioco. Ho fatto un errore terribile, non ho nemmeno un market e non posso costruirlo perché non ho spazio. Devo fare un'altra città, investo le mie risorse, ma termino anche l'ultimo albero a disposizione. Va bene, taglierò nuovi alberi...
Capisco in quel momento il dramma. Come faccio a tagliare degli alberi se l'azione per farlo mi richiede una risorsa albero? Gelo.
Errore da principiante, eppure è tutto scritto sulla plancia, come ho potuto non accorgermene? Mi arrovello e cerco di capire, chiudo gli occhi e medito, probabilmente dormo tre o quattro secondi, ma nessun sogno rivelatore.
Mi ero appena votato a San Nicolò, ma probabilmente sarei dovuto andare prima dalla Madonna a Lourdes.
Guardo l'orologio, sono le 3.20 e la ludoteca si è svuotata. L'altro tavolo ha finito di giocare, qui invece ne avremo ancora per un'oretta scarsa.
A malincuore devo dare forfait, dover abbandonare la partita è stato terribile, per fortuna i ragazzi hanno potuto continuare a giocare liberamente e senza che la cosa compromettesse la partita più di tanto, in quanto ero molto esteso e difficilmente qualcuno avrebbe potuto chiudermi con il potere di San Giorgio.

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Spoiler, il giorno dopo ho aperto la mia scatola e ho iniziato a dividere tutto in scatoline.

Arrivo a casa e dopo poco arriva il messaggio che la partita si è conclusa. Io vado a letto e faccio fatica a dormire, ripenso agli errori di gioco e a quanto sia stato bello. Dormo e tre ore dopo sono in piedi per una nuova giornata.
Sono a pezzi, non ho più vent'anni!

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defustellando trallalallala.

P.s. ho defustellato la mia copia, ora è tutto molto funzionale e ordinato, pronto per essere giocato in fretta, ma c'è solo un piccolo particolare...

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... Questi ora dove cavolo me li metto che non ci stanno nella scatola?

Eh?...

Opps!



Commenti

  1. Bel resoconto! Abbiamo poi scoperto il giorno dopo che entrambi i tavoli hanno sbagliato malamente una regola (pare che sulle istruzioni italiane sia sbaglaita la traduzione): la cartestia non sale soltanto di un punto a turno, ma sale di un punto anche ogni volta che un esploratore rivela un cibo.
    noi facevamo scendere di un punto, quando usciva il cibo con l'eplorazione.
    Se era stretto così, puoi immaginarti come dev'essere se al primo turno devi già fare i conti con un livello di carestia che potenzialmente più arrivare a 5 :)

    Da rigiocare!
    M

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    Risposte
    1. Grazie M. Mi era venuto il dubbio giusto ieri, provando a giocarlo on line, quando ho letto questo passaggio: "Famine raise by 1 if food is discovered (i.e wheat, olive or sheep, but not wine)". Decisamente ancora più stretto dunque!

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