Tutti al Fresko
Vi ho già parlato della nostra giornata dedicata al gioco di un paio di settimane fa, se non avete letto prima, potete rinfrescarvi la memoria qua e qui. Ora tocca a Quo.
Ok pessima, lasciamo stare, non andate via.
Ma di questo Fresko ne vogliamo parlare?
Titolo del 2010 dalla durata di circa 60 minuti per 2-4 giocatori, ad opera di Wolfgang Panning, Marco Ruskowski e Marcel Süßelbeck, pubblicato dalla Queen Games.
Evito di fare il solito spiegone, vi accenno velocemente di che gioco si tratta.
Impersoneremo i panni di un artista, cui il Papa avrà commissionato la realizzazione di un affresco.
Il gioco si articola in due fasi ben distinte, una di preparazione dove si determina l'ordine di esecuzione e l'altra dove si eseguono le azioni passo dopo passo.
La plancia di gioco è suddivisa in più aree, quella centrale che rappresenta un affresco cui porremo sopra delle tessere casuali, che avranno un costo in pigmenti di colore per poter essere prelevate. Avremo la zona del mercato con altre tessere pescate a caso da un sacchetto e poste ad ogni turno in quattro "bancarelle" pronte per essere acquistate. Ogni bancarella è accessibile ad un solo giocatore, quindi una volta presa una o più tessere, le altre vanno scartate.
La zona dello studio, dove acquisire monete per ritratti e nel caso si decida di giocare con le carte espansione, cosa consigliatissima da me, si ha accesso a carte con bonus vari.
Il laboratorio, dove trasformare i nostri colori base in colori derivati più redditizi. In un secondo momento con questa azione potremo riscuotere punti in base ai colori che avremo messo da parte.
Il teatro, dove mantenere l'umore dei nostri artisti e guadagnare o perdere azioni disponibili. Se saremo felici stazioneremo in alto e avremo diritto ad un'azione in più, se al contrario saremo tristi e quindi ci troveremo nella zona inferiore, perderemo un nostro cubetto azione.
L'area della sveglia, il vero motore del gioco, dove porremo uno dei nostri segnalini e ad ogni turno lo riposizioneremo, determinando così chi avrà la precedenza nell'esecuzione delle azioni.
Seguendo la logica che il più arretrato nel tracciato dei punti sceglie per primo la sveglia, potremo decidere di alzarci per esempio alle cinque del mattino, avere un coefficiente di meno tre sull'umore, che inciderà sulla tabella del teatro facendo scendere pericolosamente il nostro segnalino. In più, obbligarci a spendere maggiore denaro di tutti per acquistare i colori al mercato. Perché mai dover scegliere di alzarsi alle cinque e non alle sei, le sette o addirittura alla nove dove guadagni un +1 sull'umore e paghi meno di tutti al mercato? Semplice, perché dopo la fase della sveglia ci sarà la fase azioni, dove ogni giocatore deciderà come gestire le poche azioni a sua disposizione e che verranno risolte in ordine di sveglia. Quindi chi si sara svegliato prima, sceglierà prima dal mercato i colori migliori, le tessere più redditizie dell'affresco e se si sta giocando con le mini espansioni, le carte migliori dei ritratti...
Il gioco è abbastanza lineare e si sussegue senza grossi stravolgimenti, fino a che non ci si trova con solo sei tesserine affresco sul tabellone, in quel caso si esegue l'ultimo turno. Giriamo la nostra plancia delle azioni, che cambia di poco l'ordine delle azioni e ne aggiunge un'altra mercato al posto del teatro. Terminato il turno si sommano i punti per gli eventuali bonus del laboratorio e per le monete avanzate.
Il gioco è molto semplice, ma non per questo banale, la scelta di avvantaggiare chi è indietro nel tracciato dei punti, potendo scegliere per primo la sveglia, anche a costo di dover pagare qualche moneta in più, è determinante per tenere vivo il gioco che, altrimenti, risentirebbe troppo della ripetitività delle azioni.
La grafica e la componentistica, sono strepitose, lo standard altamente qualitativo della Queen Games è arcinoto, ma vederlo abbinato così bene alle meccaniche di un gioco è sempre un piacere.
Ok pessima, lasciamo stare, non andate via.
Ma di questo Fresko ne vogliamo parlare?
Titolo del 2010 dalla durata di circa 60 minuti per 2-4 giocatori, ad opera di Wolfgang Panning, Marco Ruskowski e Marcel Süßelbeck, pubblicato dalla Queen Games.
Due righe su come si gioca
Evito di fare il solito spiegone, vi accenno velocemente di che gioco si tratta.
Impersoneremo i panni di un artista, cui il Papa avrà commissionato la realizzazione di un affresco.
Ecco com'è rappresentato il Papa in questo gioco... Per favore evitiamo facili commenti blasfemi |
Il gioco si articola in due fasi ben distinte, una di preparazione dove si determina l'ordine di esecuzione e l'altra dove si eseguono le azioni passo dopo passo.
La plancia di gioco è suddivisa in più aree, quella centrale che rappresenta un affresco cui porremo sopra delle tessere casuali, che avranno un costo in pigmenti di colore per poter essere prelevate. Avremo la zona del mercato con altre tessere pescate a caso da un sacchetto e poste ad ogni turno in quattro "bancarelle" pronte per essere acquistate. Ogni bancarella è accessibile ad un solo giocatore, quindi una volta presa una o più tessere, le altre vanno scartate.
La zona dello studio, dove acquisire monete per ritratti e nel caso si decida di giocare con le carte espansione, cosa consigliatissima da me, si ha accesso a carte con bonus vari.
Il laboratorio, dove trasformare i nostri colori base in colori derivati più redditizi. In un secondo momento con questa azione potremo riscuotere punti in base ai colori che avremo messo da parte.
Il teatro, dove mantenere l'umore dei nostri artisti e guadagnare o perdere azioni disponibili. Se saremo felici stazioneremo in alto e avremo diritto ad un'azione in più, se al contrario saremo tristi e quindi ci troveremo nella zona inferiore, perderemo un nostro cubetto azione.
L'area della sveglia, il vero motore del gioco, dove porremo uno dei nostri segnalini e ad ogni turno lo riposizioneremo, determinando così chi avrà la precedenza nell'esecuzione delle azioni.
Seguendo la logica che il più arretrato nel tracciato dei punti sceglie per primo la sveglia, potremo decidere di alzarci per esempio alle cinque del mattino, avere un coefficiente di meno tre sull'umore, che inciderà sulla tabella del teatro facendo scendere pericolosamente il nostro segnalino. In più, obbligarci a spendere maggiore denaro di tutti per acquistare i colori al mercato. Perché mai dover scegliere di alzarsi alle cinque e non alle sei, le sette o addirittura alla nove dove guadagni un +1 sull'umore e paghi meno di tutti al mercato? Semplice, perché dopo la fase della sveglia ci sarà la fase azioni, dove ogni giocatore deciderà come gestire le poche azioni a sua disposizione e che verranno risolte in ordine di sveglia. Quindi chi si sara svegliato prima, sceglierà prima dal mercato i colori migliori, le tessere più redditizie dell'affresco e se si sta giocando con le mini espansioni, le carte migliori dei ritratti...
Il Papa, commissionatore dei lavori, ogni volta viene a controllare l'avanzamento dell'affresco. Può dare dei punti extra durante il gioco, se preleviamo tessere adiacenti a dove si trova. |
Il gioco è abbastanza lineare e si sussegue senza grossi stravolgimenti, fino a che non ci si trova con solo sei tesserine affresco sul tabellone, in quel caso si esegue l'ultimo turno. Giriamo la nostra plancia delle azioni, che cambia di poco l'ordine delle azioni e ne aggiunge un'altra mercato al posto del teatro. Terminato il turno si sommano i punti per gli eventuali bonus del laboratorio e per le monete avanzate.
Cosa penso del gioco
Il gioco è molto semplice, ma non per questo banale, la scelta di avvantaggiare chi è indietro nel tracciato dei punti, potendo scegliere per primo la sveglia, anche a costo di dover pagare qualche moneta in più, è determinante per tenere vivo il gioco che, altrimenti, risentirebbe troppo della ripetitività delle azioni.
La grafica e la componentistica, sono strepitose, lo standard altamente qualitativo della Queen Games è arcinoto, ma vederlo abbinato così bene alle meccaniche di un gioco è sempre un piacere.
Ma della scatola ne vogliamo parlare? Fighissima! |
La cronaca del fresco
Max The Rabbit con questo gioco ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, lasciandoci a bocca aperta e stranamente compiaciuti. Durante la spiegazione del gioco, ci siamo dilettati a riconoscere le varie immagini dell'affresco ispirato agli eventi raccontati nella bibbia.
- La creazione dell'uomo - dice Max Indicando l'immagine - e qui c'è la cacciata dal paradiso - aggiunge Nilo, indicando un altro punto. Io mi atteggio - l'arca di Noè - e poi subito affianco indico - coso che deve sacrificare il figlio - il gelo avvolge la stanza.
- come cavolo si chiama? - qualche timida risposta da più parti - Isacco, no aspetta Mosè - era Abramo, ma non credo sia saltato fuori, per fortuna veniamo salvati dall'imbarazzo da Paolo che indicando un altro punto esclama - Il coso d'oro - e tutti annuendo decidiamo di abbandonare lo sfoggio inutile di conoscenza biblica, per dedicarci al gioco.
La partita procede con le solite minacce e i soliti dispetti, fino alle parti cruciali. Da prima cerchiamo di restare tutti vicini, cercando di contenderci le ultime posizioni per una sveglia ottimale, ma nell'ultimo turno inizia la corsa verso la vittoria. Paolo sfodera una serie d'insulti nei miei confronti, per via di alcune mie scelte a suo dire poco simpatiche, ma lo lascio parlare, il mio obiettivo è non arrivare ultimo anche a sto giro! Riesco infatti addirittura quasi a vincere, ma niente, sono pessimo. Questa volta ho creduto davvero di esserci riuscito, ma poi l'amara verità, Nilo toglie lo schermo e rivela 1000 monete o qualcosa del genere, non ricordo.
Per la Cronaca, quindi, ho perso anche sto giro, ma ormai non ci faccio nemmeno più caso.
Il gioco mi piace, ma non è un titolo da strapparsi i capelli, se si ripresenterà l'occasione lo rigiocherò volentieri, ma diciamo che non è una priorità.
La partita procede con le solite minacce e i soliti dispetti, fino alle parti cruciali. Da prima cerchiamo di restare tutti vicini, cercando di contenderci le ultime posizioni per una sveglia ottimale, ma nell'ultimo turno inizia la corsa verso la vittoria. Paolo sfodera una serie d'insulti nei miei confronti, per via di alcune mie scelte a suo dire poco simpatiche, ma lo lascio parlare, il mio obiettivo è non arrivare ultimo anche a sto giro! Riesco infatti addirittura quasi a vincere, ma niente, sono pessimo. Questa volta ho creduto davvero di esserci riuscito, ma poi l'amara verità, Nilo toglie lo schermo e rivela 1000 monete o qualcosa del genere, non ricordo.
Per la Cronaca, quindi, ho perso anche sto giro, ma ormai non ci faccio nemmeno più caso.
Il gioco mi piace, ma non è un titolo da strapparsi i capelli, se si ripresenterà l'occasione lo rigiocherò volentieri, ma diciamo che non è una priorità.
Commenti
Posta un commento