Silver: Non sono impressioni di gioco… è uno sfogo!
Di Daniele "Coso" Mariotti
Ogni tanto mi piace andare alla ricerca di giochi da tavolo sui negozi on line stranieri per trovare prodotti che da noi, magari, sono poco pubblicizzati. Ed è così che ho scoperto CABO, un gioco di carte per 2-4 giocatori edito dalla Bezier Games di cui non avevo mai sentito parlare.
Andando però a ricercarne il regolamento e le recensioni, per capire se mi potesse effettivamente piacere, mi sono imbattuto (disgraziatamente) in un altro gioco.
Così la mia mutevole attenzione si è spostata su SILVER, gioco prodotto anche lui dalla Bezier Games, sempre per 2-4 giocatori, che coglie a piene mani il suo gameplay da CABO, ma lo catapulta nel mondo di One Night Ultimate Werewolf (di cui se, non sapete nulla, non è assolutamente un problema).
Effettivamente potrei definire SILVER come una “evoluzione” di CABO e come quest’ultimo è un gioco di memoria e strategia dove non mancano mai divertimento e colpi di scena.
Componenti e regole
Dentro la scatola troviamo (oltre che da un funzionale organizer Game Trayz) un mazzo di carte di valore da 0 a 13, un token in metallo e un blocchetto segnapunti.
Il setup è molto veloce: si mischia il mazzo di carte e se ne distribuiscono 5 a ciascun giocatore che le dovrà disporre davanti a sé coperte. Di queste, se ne potranno guardare solamente 2. Con le restanti carte non distribuite verrà formata una pila centrale di pesca con accanto la pila degli scarti. Si gioca sempre con tutto il mazzo composto precisamente da 2 carte di valore 0, 2 di valore 13, e da 4 carte per ciascuna delle altre numerazioni. Ogni carta ha poi un effetto speciale riportato in basso di cui parleremo dopo.
Scopo del gioco è quello di avere il minor punteggio possibile alla fine di 4 round.
Ogni round in SILVER è composto da una serie variabile di turni nei quali i giocatori possono effettuare solo una delle seguenti azioni:
- Pescare la prima carta del mazzo di pesca
- Prendere la carta scoperta dalla cima della pila degli scarti
- “Chiamare giro” (cioè far terminare il round corrente).
Quando si pesca una carta dalla cima del mazzo si può decidere se tenerla o scartarla. Se si decide di tenerla, la si deve scambiare con una o più carte tra quelle davanti a noi posizionandola sempre coperta. Se decidiamo di sostituire la carta pescata con più carte, quest’ultime devono avere tutte lo stesso valore numerico. La carta (o le carte) così eleminata va nella pila degli scarti a faccia scoperta.
Se decidiamo invece di scartare la carta pescata potremo eventualmente attivare la sua abilità speciale (si, ne parliamo fra poco).
La seconda azione possibile è prendere la prima carta scoperta dalla cima degli scarti e scambiarla con una o più in nostro possesso rispettando le stesse regole sullo scambio citate precedentemente. In questo caso non avendo pescato dal mazzo coperto non si potrà attivare alcuna abilità, in quanto gli eventuali effetti sulle carte si innescano solo nel caso in cui queste siano state prese dalla pila di pesca e poi scartate. La differenza con l’azione precedente è che conosceremo già la carta che andremo a prendere e che sarà posizionata a faccia scoperta tra quelle davanti a noi.
L’ultima azione possibile è quella di “chiamare giro”. In questo caso non potremo pescare o prendere nulla, concedendo così un ultimo turno ai nostri avversari prima della conta dei punti. Condizione però per poter porre fine al round è avere necessariamente 4 carte o meno davanti a sè (attraverso gli scambi multipli sopra descritti).
I round si susseguono tutti alla stessa maniera. Alla fine di ognuno di essi i giocatori conteranno i punti dati dal valore delle loro carte. Se chi ha “chiamato giro” avrà effettivamente il minor punteggio segnerà 0 punti. In caso contrario registrerà un punteggio pari al valore delle sue carte (quindi alla stessa maniera degli altri giocatori) più 10 punti.
Accenniamo infine agli effetti speciali (ci sono arrivato!). Le abilità sulle carte sono di due tipi. Ci sono abilità con effetto immeditato che si attivano quando si pesca e si scarta la carta (come indicato precedentemente) o abilità con effetto permanente, attive solo se la carta è posizionata scoperta davanti a noi. Gli effetti sono dei più vari e generalmente molto utili. Ci sono effetti che ti permettono di guardare le tue carte o quelle degli avversari, abilità che ti fanno girare a faccia scoperta le carte in nostro possesso o che permettono di scombussolare le carte altrui, consentendo lo scambio tra giocatori o con il mazzo di pesca.
La verità è che...
Ora che ho spiegato le principali regole (tralascio per adesso l’effetto del token) posso sfogarmi:
Questo gioco è ORRIBILE (nel senso buono del termine).
Cercate di seguirmi nel ragionamento. Ad inizio partita io conosco solo 2 carte e magari sono 2 carte di valore basso (ipotizziamo un 2 e un 4). Durante la partita poi scopro di avere anche un 3. Pesco una carta e compare un altro bel 3 che non posso mollare perché metterlo negli scarti significherebbe lasciarlo al giocatore successivo. Inoltre, combinandolo con il 3 già in mio possesso potrei effettuare lo scambio di 2x1 nel turno dopo. Non avendo altre informazioni sulle ultime due carte faccio un calcolo probabilistico e decido di scartare una delle due che non conosco e…ARGH! Elimino uno 0 che viene felicemente pappato dal mio avversario (lo pesca dalla cima degli scarti). Ma al turno successivo pesco una carta di valore 12 che ha come effetto, se lo scarto, di scambiare una mia carta con una di un mio avversario… ed ecco che recupero il “mio” 0 mollandogli chi sa cosa (perché gli do l’ultima carta che non conosco).
Oppure: sono riuscito ad inanellare 3 carte di valore 5 e sono pronto a fare uno scambio formidabile (n a 1) che annichilirà i miei avversari (abbattendo considerevolmente il valore delle carte in mio possesso). Peccato che abbia dimenticato la disposizione delle stesse, o peggio, qualcuno scambia una mia carta con quella in cima al mazzo (per effetto della carta con valore 11) di cui non conosco il valore. Quindi la mia strategia cambia e cercherò di fare di tutto per scartare le mie carte velocemente per non rimanere con un punteggio alto in mano.
Anche alla conta dei punti possono esserci sorprese. Magari ho chiuso con una carta di valore 2 e una di valore 3 (due sole carte quindi) e scopro che un avversario con 4 carte ha in realtà 3 carte di valore 1 e uno 0, che vanifica la mia “chiamata”.
SILVER è così. Astenersi deboli di cuore.
Anche se non sembra, sorprendentemente in questo gioco si riesce ad avere una strategia, e forse (dico FORSE) a portarla a termine. Ogni mano potrebbe essere quella conclusiva e i turni (veloci) sono al cardiopalma perché non sai mai cosa accadrà. Anche se la pesca delle carte è del tutto fortuita, l’effetto delle stesse allo scarto permette di rimanere costantemente in gioco. Infatti, a carte di valore più alto (quindi poco convenienti) corrispondono poteri più forti. Questo fa sì che una pesca sfortunata risulti comunque come una sventura per i nostri avversari o un salvataggio in extremis per noi. Le cattiverie come avrete capito sono frequenti, ma la possibilità di rifarsi è sempre dietro l’angolo.
Non fatevi spaventare dalla parte memonica del gioco, perché ricordare 5 carte è molto più facile di quello che sembri. E se non le ricordate, le scartate! Semplice!
Il gioco finora è stato pubblicato solo in inglese, quindi potrebbe essere mal digerito dai non anglofoni. Ma il testo sulle carte è poco e se si riesce a superare lo scoglio inziale, già dopo il primo round, il gioco sembrerà quasi indipendente dalla lingua in quanto è facile imparare le abilità delle carte.
Se cercate SILVER sugli store, ne troverete varie versioni. La prima uscita è stata SILVER Amulet a cui, per adesso, si sono aggiunte Bullet e Coin (il nome deriva dalla forma del token all’interno della scatola che danno al vincitore di ogni round una specifica abilità in più). Ogni scatola successiva a SILVER Amulet è considerata una espansione stand alone, ma la cosa divertente è la possibilità di mischiare le carte delle varie versioni per creare mazzi sempre nuovi con effetti e combo sempre diverse. Infatti le espansioni hanno sempre lo stesso rapporto numerico di carte (2 carte di valore 0, 2 di valore 13 e 4 di tutte le altre numerazioni, ma tutte con effetti diversi) e sono progettate proprio per essere mixate tra loro.
Bezier Games ha annunciato inoltre di avere in cantiere fino a 6 espansioni di gioco, con carte tutte interscambiabili. Vi lascio in fondo il link da cui è stata presa l'ultima immagine qui sopra (se siete interessati a leggere un articolo sul design di questo gioco).
Se volete provare SILVER, esiste un app gratuita creata da Bezier Games a scopo divulgativo dove potrete fare una partita 1 contro 1 contro l’IA. Già attraverso l’app potrete capire l’essenza di questo gioco. Se poi ne rimarrete intrappolati come me, non mi riterrò responsabile!
RIFERIMENTI:
Silver (BGG)
Commenti
Posta un commento