I confronti: Brass Lancashire vs Brass Birmingham

Trovo interessante che il precedente articolo dei confronti, fosse di un gioco sempre di Wallace, probabilmente manco io di fantasia, oppure la colpa è sua, capace di prendere dei giochi pressoché perfetti e di rinnovarli.
Effettivamente potremmo anche pensare che si tratti tutto di una mossa commerciale, hai un bestseller, cambi qualcosina et voilà, il gioco è fatto, ma non è proprio cosi. Se in London il sommo, come lo chiama il buon vecchio Donald, ha cambiato tre o quattro cose, con Brass Birmingham si è spinto ben oltre, lasciando l'anima del gioco pressoché invariata, ma andando a stravolgere l'intero sistema di gestione delle vendite, includendo nuove strutture e innescando nuove dinamiche di gioco.



Brass Lancashire, il classico Brass rinnovato nella grafica, ma che sostanzialmente è rimasto invariato, non è certo un gioco semplice da gestire, poche azioni, ma un'infinità di possibilità che, a livello strategico, riesce a regalare un senso di crescita, giungendo al culmine nella fase finale della seconda era, quando agli ultimi quattro turni ci si trova a dover chiudere quanto costruito. Tutto questo, senza disdegnare una minima componente aleatoria, dettata dalla pesca delle carte.

In cosa differisce Birmingham da Lancashire?


Dando per scontato che conosciate già Lancashire, se così non fosse potete cliccare qui, le differenze sono rilevanti anche se la struttura di gioco è rimasta la stessa.

In Birmingham le carte azioni vengono utilizzate tutte, ovviamente escludendo quelle per i giocatori in meno. Non c'è la tessera mazzo, come invece in Lancashire.
Il primissimo turno eseguiremo soltanto un'azione scartando solo una carta, ma a seguire saranno due le azioni per turno, scartando due carte e pescandone due nuove poco prima di passare al giocatore successivo.


Le differenze in fase di setup


In Birmingham avremo dei tasselli industria diversi, che andremo ad alloggiare nella nostra plancia. Ci saranno sempre cotonificio, ferrerie e carbonaie, ma non ci saranno più porti e cantieri navali. Al loro posto arrivano birrerie, manifatture e fornaci.
Nella mappa verranno piazzati casualmente i tasselli segnalini mercante, alcuni non avranno alcuna immagine, altri recheranno icone di industrie sulle quali andremo ad apporre sopra, un barilotto di birra.



Un giocatore che giungerà a collegare una propria città con un segnalino mercante, potrà utilizzare il barilotto presente per costruire un proprio edificio, se richiesto nella costruzione. Una volta prelevato un barilotto da un segnalino mercante, si acquisisce anche il bonus stampato sulla mappa, ma solo esclusivamente in concomitanza con l'aver prelevato il barilotto, per chi arriva dopo nessun bonus.

La birra


Questo gioco ruota tutto intorno alla birra, serve per vendere i beni prodotti dalle strutture, quando ne riportano il simbolino sul tassello, ma non è così semplice da reperire.



Se si costruisce un birrificio, vi si dovranno apporre sopra i barilotti come indicato, generalmente uno o due in base all'era in cui questo avviene. Una volta posizionati questi barilotti, saranno a disposizione di chiunque, da noi potranno essere prelevati anche senza che vi sia un collegamento, un po' come quello che già accade con il ferro, mentre i nostri avversari potranno attingere alle nostre riserve solamente sfruttando un collegamento, come regolarmente avviene per il carbone.
Vendere sarà possibile soltanto creando un collegamento con la città lontana, ove sarà ubicato il segnalino mercante corrispondente.
Questa cosa, insieme al costante bisogno di birre, rende il gioco molto stretto. Considerando che i tasselli mercanti sono distribuiti casualmente, può accadere di avere punti vendita in posizioni lontane e scomode, per poter ottimizzare l'azione di vendita.



Esistono birrifici rurali, in città senza nome, dove sarà possibile costruire una struttura unicamente sfruttando una carta industria birrificio. Uno dei limiti sarà che vi sia stato piazzato, precedentemente, un collegamento con le città adiacenti.

I prestiti sempre e una nuova azione


Non essendoci più la tessera mazzo, che in Lancashire ci ricordava il momento in cui non sarebbe più stato possibile richiedere prestiti, durante la seconda era, in Birmingham possiamo chiederne sempre, anche all'ultimo turno. Tuttavia saremo vincolati dall'obbligo di dover richiedere sempre e soltanto 30 monete, con conseguente arretramento di tre livelli nel tracciato delle rendite.



Altra cosa che balza subito all'occhio è la presenza di un deck di carte, da alloggiare sulla mappa, che altro non sono che carte jolly. In pratica, a differenza di quanto erroneamente riportato sulle carte aiuto, potremo fare un'azione denominata scout, dove possiamo scartare tre nostre carte, per poterne prendere due jolly, uno per tipo. Questa azione non potrà essere eseguita nuovamente, fino a che avremo nella nostra mano i jolly. Una volta utilizzati, non andranno scartati, ma dovranno tornare sul tabellone.

I nostri edifici potranno essere scartati mediante la solita azione develop, ma alcuni avranno delle limitazioni. Gli edifici in cui sarà presente una lampadina, con all'interno un simbolo di divieto, dovranno per forza essere costruiti e non scartati. La fornace di livello 1, in cui è presente questo simbolo, potrà eventualmente essere costruita anche nell'era dei treni, un' eccezione.



In Birmingham durante la seconda era potremo, come nel classico Brass, ottimizzare i collegamenti costruendo due tratti ferroviari, pagando 15 monete ed un carbone, ma dovremo aggiungere anche un barilotto di birra.

In questa immagine possiamo notare il dettaglio dei costi per i collegamenti, 3 per i collegamenti fluviali, 5 e 15 più carbone ed eventuale birra, per i binari.
Subito sotto Oxford invece, una legenda sulla movimentazione delle risorse.

Per finire, c'è una differenza anche nella quantità di cubetti a disposizione in Birmingham.



Conclusione


La cosa che più mi ha colpito, nel confronto di questi due giochi, è stata la scelta dell'autore di mantenere la stessa ossatura, oserei dire la stessa anima, ma riuscendo a diversificare così nettamente l'esperienza di gioco.
Lancashire è il capolavoro che noi tutti conoscevamo, migliorato nettamente nella grafica, nella qualità dei materiali e, a mio parere, anche nell'ergonomia, nonostante abbia letto alcuni pareri contrastanti.
Birmingham invece è una sorpresa, Wallace ha reso il sistema di vendita del gioco molto più complesso, donando ai giocatori un titolo più stretto, più difficile da ottimizzare. La mia impressione è che le rendite siano maggiori in questo gioco, quindi il bilanciamento dei costi di acquisizione e di rendita, sono stati adeguati.
Altra cosa che ho dimenticato di elencare prima, ma che conferma la mia ultima considerazione, è il fatto che a fine partita, a differenza di Lancashire, alle monete avanzate non corrispondono punti.

Adesso la domanda che sorge spontanea è: quale dei due è migliore?
Io non so rispondere, credo che, come sia naturale, entrino in gioco i sentimenti nostalgici, che ci fanno preferire il classico al nuovo. Io stesso non ne sono immune, quindi propendo leggermente per Lancashire, sicuramente un po' più semplice da giocare ed eventualmente spiegare.

Nell'insieme credo di aver fatto un errore di valutazione, effettuando il pledge del solo Lancashire, ma ho la fortuna di essere circondato da gente più previdente di me, capaci di cogliere da subito i pregi di entrambi e quindi prendendo la coppia.
Questo gioco è spettacolare, anzi no, questi due giochi sono spettacolari, se avete l'occasione e ancora non lo avete fatto, provateli e fatemi sapere cosa ne pensate.

Edit*

Ho cambiato idea, ci ho messo un po' lo ammetto, ma vi spiego il perché qui!


Brass Lancashire

Brass Birmingham






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