Anteprima Walls of York

I giorni antecedenti la fiera di Essen sono sempre molto concitati, inizia un via vai di notizie e anteprime sui vari blog e riviste del settore, che spesso rischiano di sovrapporsi. Di un gioco però mi pare non se ne sia parlato molto, quindi, avendo avuto la fortuna di provarlo nelle settimane scorse, ho deciso di riproporvi queste mie prime impressioni. Ovviamente, trattandosi di un prototipo, tutte le immagini che vedrete nell'articolo sono da considerarsi non definitive.

Oggi a Le Cronache Del Gioco vi parlo di Walls of York


Walls of York gioco da 2-4 giocatori dalla durata di circa mezz'ora e un'età consigliata dai 10 anni in su, a mio avviso fattibile anche dagli 8 tranquillamente. L'autore è Emiliano Venturini e la Cranio Creations ha deciso di proporre il gioco durante Essen2018.

Il gioco in breve


Scelta casualmente la disposizione iniziale della plancia di gioco, composta da quattro grosse tessere quadrate, tutti i giocatori la replicano in modo uguale. Ad inizio turno tre dadi verranno lasciati cadere nella torre apposita e determineranno le condizioni di gioco. Nella prima area il risultato del dado corrisponderà al numero di chiese minimo che la nostra città dovrà contenere, il secondo dado il numero di pozzi e il terzo le capanne.
I dadi non sono normali D6, ma sono  customizzati e i valori sono anche ripetuti o addirittura non presenti.



A turno ogni giocatore dovrà tirare un dado rosso ove saranno rappresentati dei puntini e delle stanghette, il nostro compito sarà quello di costruire le mura della nostra città, utilizzando le stanghette del dado come vincolo ingegneristico, utilizzando dei veri e propri simili mattoncini di plastica.
Lo scopo è di chiudere le mura della nostra città prima degli altri, ma cercando di includere al proprio interno le richieste della torre, ma anche meno vichinghi possibile.



Il primo che finirà la propria città guadagnerà, dai successivi lanci del dado rosso, tante monete quanto saranno i pallini. Così anche per gli altri giocatori fino a che, anche l'ultimo avversario, non avrà completato le proprie mura.
Alla fine della prima manche si distribuiranno le monete in base a quante saranno quelle racchiuse nella propria città e i segnalini vichinghi sempre in base al loro numero. Se verrà superato un numero di vichinghi, questi attaccheranno la tua città razziandola, portandosi via fino a cinque monete oro e ritirandosi.
Il gioco si ripete nella seconda manche, distribuendo anche una tessera favore della corona per chi ha meno vichinghi, assegnando un bonus in monete.

Considerazioni


Il gioco è chiaramente leggero e pensato per essere accessibile a chiunque, ma nasconde una componente strategica decisionale che è davvero molto piacevole. La forza, seppur io abbia testato un prototipo, è chiaramente nei materiali, con una torre lancia dadi fighissima e i piccoli tratti di mura, da aggiungere di volta in volta, che regalano un impatto scenografico di tutto rispetto.



La Cranio ci ha abituato a giochi belli esteticamente, sanno che l'occhio vuole la sua parte, ma il vero colpo di genio lo ha avuto portandosi a casa l'estro di Simone Luciani, supervisore ai progetti come sicuramente anche di questo gioco.
Il gioco è ben fatto e cade nella categoria del "una partita tira l'altra", ma per poterlo apprezzare dovremo aspettare questo autunno.
A me è piaciuto e sono ansioso di riprovarlo in versione definitiva.

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