Principi di Firenze, quelli di una volta però

La serata è partita bene, esco di casa in direzione Paolo home e vengo travolto da una leggera pioggerellina, una di quelle in cui la tua auto quasi ti sembra essere diventata un sommergibile. Siamo in quella fase dell'anno in cui dalle nostre parti il tempo è un po' alterno, esci con un acquazzone, dopo venti minuti ti ritrovi che fa caldo come a Dubai.

Per i giochi è uguale, arrivi alla spiegazione tutto eccitato e carico, poi invece quando hai finito torni a casa pensando che avresti potuto passare la serata a raccogliere le carte per il 730, che forse ti saresti divertito di più.
Sto esasperando un po', ma penso ai giochi bellissimi che ho a casa, magari neanche mai aperti o che è da tanto che non rispolvero, per giocare a titoli che alla fine non sono male, ma poca roba a confronto.

Ok, inutile tirare lungo, tanto avete già visto la foto e capito dal titolo.


Principi di Firenze, in questa versione retrò della Quined Games è un gioco fino a cinque giocatori di Wolfgang Kramer, Richard Ulrich e Jens Christopher Ulrich del 2000. Esiste una nuova versione distribuita da Uplay, con materiali di pregio, che è uno spettacolo per gli occhi.

Un gioco d'aste suddiviso in due fasi principali, con gestione delle proprie risorse, piazzamento tessere tipo city building e acquisto e gestione di carte.


Come si gioca


Immagine gentilmente rubata a Donald, non ne avevo una così panoramica.


Il gioco si divide in due fasi, una fase d'aste ed una fase azioni. Si distribuisce lo stesso ammontare di monete ad ogni giocatore, 3500 fiorini se non ricordo male e si posiziona il proprio Puzzillo sullo zero del tracciato dei punteggi, ad ognuno verrà fornita una plancia personale e un ulteriore segnalino. Il più vecchio seduto al tavolo sarà il primo giocatore.

In fase di setup è bene dividere le aree di gioco, così da non aver problemi nella risoluzione delle due fasi. Sul tabellone la simbologia è di per sé abbastanza chiara, quindi non avremo la difficoltà di dover ricordare costi o altro. Noi sulla parte superiore rispetto al tabellone abbiamo messo tessere costruttori, jolly, tessere luoghi, carte prestigio e carte reclutamento.
In basso invece, come consigliato dal tabellone abbiamo messo tre righe di tessere edifici, suddivise in piccolo, medi e grandi, tessere libertà, carte bonus e carte mestiere.

Ogni giocatore acquisirà tre carte mestiere, scegliendo fra quattro e scartandone una. Queste carte sono la parte determinante del gioco, é grazie a loro che acquisiremo punti e monete. Per fare punti dovremo giocare queste carte, nella nostra fase azioni, assolvendo alle condizioni descritte dal contratto della carta. Più condizioni soddisfaremo, maggiori saranno i punti che trarremo. Questi punti non andranno a muovere il nostro puzzillo, ma a posizionare un disco dello stesso colore sul punteggio appena raggiunto. Quando tutti avranno completato la propria fare azioni, il più avanzato potrà avanzare il puzzillo di tre spazi. La posizione del disco corrisponderà al corrispettivo di monete che guadagneremo, moltiplicato per cento. Esempio se saremo arrivati a quindici, potremo raccogliere 1500 monete. Dico potremo perché possiamo convertire parte di questi punti in avanzamenti del nostro puzzillo, uno spazio ogni duecento monete di quelle guadagnate in questo frangente. Una volta ripartiti i nostri introiti in termini di monete o punti, il disco tornerà a noi. Per ogni turno dovremo soddisfare un minimo di punti per chiudere un contratto, questo valore è riportato in plancia sotto il numero del turno. Ad ogni turno questo valore minimo aumenterà, pertanto saremo costretti ad acquistare elementi per potenziarci.



La fase d'asta ha inizio con la scelta da parte del primo giocatore di un elemento da acquistare, si procede con rilanci da 100 monete e così via. Una volta che un giocatore si è aggiudicato un oggetto, non partecipa ad altre aste e nessuno può ottenere una copia dello stesso oggetto in quel turno. Ovviamente chi resterà ultimo dovrà accontentarsi di prendere fra ciò che è rimasto, ma almeno spenderà il minimo sindacale che è di 200 monete. Tutte le tiles presenti nel gioco sono da intendersi come limitate, quindi quando finiscono, non sono più acquisibili.

Cosa puoi prendere all'asta?


Piccolo passo indietro, la carte mestiere, hanno dei simboli disegnati che, se acquisiti e posti nella tua plancia personale, assicurano punti quando completi quel contratto e i successivi. Più oggetti hai, maggiori saranno i punti che otterrai e quindi sarà bene nel corso della partita accumulare oggetti di tutti i tipi, anche perché a lungo andare le richieste minime si alzeranno.
I jolly per esempio assicurano due punti ognuno, quando presi vengono messi nell'edificio prestampato della plancia personale e varranno per ogni contratto. I costruttori permettono di prendere edifici con prezzi scontati, posizionarli adiacenti fra loro e addirittura acquisire edifici gratuitamente. Ne puoi avere massimo tre nella tua plancia, ma ovviamente sono molto gettonati. Se ti aggiudichi un secondo costruttore ottieni immediatamente tre punti, così anche per il terzo costruttore.
Le carte prestigio sono condizioni di fine partita che assegneranno punti ulteriori, se assolverai a quanto richiesto dalla carta. Le carte reclutamento invece sono quelle che ti permettono di copiare una carta mestiere  fra quelle già giocate da un tuo avversario, prenderla e sostituirla con questa. Quando in generale peschi una carta, la scegli fra un pool di cinque, le altre le metti sotto il mazzo. Le carte reclutamento no, sono tutte uguali quindi è inutile farlo.
Le tessere luogo, suddivise in tre tipi, quando prese andranno poste a modi Tetris nella nostra plancia.

La fase azioni


Le azioni per ogni turno sono due, alcune scelte possono essere ripetute due volte, altre solo una. Ogni azione ha un costo, tranne quella di risolvere un proprio contratto, quella è gratis. Acquistare un edificio costerà 700 monete, se non avremo agevolazioni date dalla presenza dei costruttori nella nostra plancia, altrimenti 300. Normalmente quando compriamo un edificio dobbiamo essere in grado di posizionarlo immediatamente e secondo la regola non può essere posto adiacente ad un altro già presente, compreso quello prestampato. Con la presenza di un secondo costruttore non abbiamo questo limite, possiamo porlo adiacente ad altre tessere. Comprare un edificio è un'azione eseguibile fino a due volte ed ogni volta che lo faremo, avanzeremo il nostro segnapunti di tre spazi. Comprare una libertà invece è eseguibile soltanto una volta a turno, al costo di trecento monete. Possiamo prendere carte mestiere, che ci daranno nuovi contratti, sempre scegliendone una su cinque. Carte bonus che ci forniranno, quando le giocheremo, una miglioria momentanea per il calcolo dei nostri punti.
Le carte stesse, siano esse giocate o ancora in mano, conteranno come punti per risolvere le carte mestiere.



Giunti al settimo turno sarà difficile rispettare il valore minimo di punti, per la risoluzione dei contratti, quindi aver fatto scorta di jolly e carte bonus, può essere una buona idea.


La cronaca dei principi


La partita ha inizio dopo una breve spiegazione di Donald, fiero possessore del gioco. Io mi sono guardato bene dal dirgli subito che ne avevo una copia a casa, per il semplice motivo che così non avrei dovuto studiarmi il regolamento. Sono un approfittatore lo so, ma se ne avessi avuto il tempo lo avrei fatto. Uhmmm naa, sarò sincero, non è vero, ma non diteglielo e poi sono fermamente convinto che, arrivato a questo punto, abbia già smesso di leggere questo post.
Il gioco è semplice ed effettivamente scorre bene, fatta eccezione per il primo turno in cui ho metabolizzato dopo che giocare una carta mestiere equivale ad un'azione. Ho anche piazzato il primo edificio alla ca... in maniera scomoda per le successive edificazioni.
Ci siamo scannati parecchio sui costruttori nelle fasi d'asta, un po' meno sulle carte in generale.
Come da copione non ho vinto, capirai fosse una novità, ma effettivamente ho notato che avrei dovuto puntare maggiormente sulle carte prestigio e sui jolly.


Parere da prendere molto con le pinze


Principi di Firenze non mi ha particolarmente colpito, sarebbe facile e meno lesivo affermare che si tratta di un gioco che ho apprezzato, ma sarebbe una bugia. Probabilmente sarà anche colpa dell'aspettativa che si era creata per questo titolo, mi ha fatto sperare in qualcosina di più.
Non ho idea se sia colpa delle meccaniche, con questa divisione delle fasi che non mi ha fatto impazzire o semplicemente l'impatto grafico, che sa davvero troppo di vecchio, ma quando mi sono alzato dal tavolo non mi sono sentito appagato.

Sono dubbioso, una volta a casa ho spulciato recensioni varie ed ho scoperto che da tutti è osannato, su bgg ha un ottimo ranking e nei vari gruppi Facebook se ne parla soltanto bene.
Tentennamenti se ne possono avere, ma alla fine ognuno ha delle opinioni e siccome non amo fare il pecorone, resto della mia idea su questo gioco. 

Ora ovviamente verrò fustigato, ma non posso andare contro il mio pensiero. Posso però approfondire, cercare di capire se la mia prima impressione è sbagliata, quindi a breve ho intenzione di riprovarlo.







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