Roll Player, un dado tira l'altro
Ok è arrivato quel momento, credevo ci sarebbero volute settimane, un'altra ventina di post almeno, ed invece eccoci già arrivati qua. La fortuna è che non devo rendere conto a nessuno di quello che scrivo, posso essere sincero e parlare con voi apertamente.
L'altra sera abbiamo giocato a Roll Player e questo titolo ci ha messo tutti d'accordo, difficilmente capita, ma è anche vero che ormai siamo diventati un gruppo affiatato.
Una volta distribuita ad ogni giocatore la propria plancia, con rappresentata una razza, vengono scelte a caso delle tessere da integrarvi relative alla classe, l'allineamento e la backstory.
Questa è sicuramente la parte più figa del gioco, si hanno reminiscenze di vecchie partite a D&D, le combinazioni sono talmente tante che non saprei calcolarle -ok non saprei calcolarle a prescindere, avevo quattro in matematica!-, bello anche il sistema di assegnazione dei punti per l'allineamento, sensato e coerente con il suo aspetto grafico.
Una volta determinato il primo giocatore ed il suo colore di riferimento, si pescano a turno otto dadi per il setup iniziale.
Premetto che noi lo abbiamo giocato in quattro e che non ho sottomano il regolamento e nemmeno la voglia di ricercarlo online, quindi in due o tre giocatori potrebbero differire le quantità dei dadi in uso, sapevatelo!
I dadi pescati saranno di vari colori, sarà nostra cura posizionarli negli spazi della nostra plancia dove, ad ogni riga, corrisponderà uno dei nostri attributi. Forza, intelligenza, carisma e via dicendo.
In ognuna di queste righe, una volta che nel corso del gioco verrà posizionato un dado, si avrà la facoltà di eseguire un'abilità speciale ad essa abbinata, come ad esempio ritirare un dado, aggiungere o diminuire di uno il valore di un dado, capovolgere un dado e altre cose dadose.
I dadi di colore giallo, quando pescati e posizionati, forniscono monete bonus.
Questo modificare i valori dei dadi serve perché, ad ogni classe del nostro personaggio, corrisponde un range di valori da raggiungere per ottenere più punti. Questi valori danno punti a fine partita soltanto quando si verificano le condizioni descritte. Se la forza dev'essere 18+ non significa che devi essere maggiorenne, ma che i tuoi dadi devono restituire un valore maggiore di 18.
Ma se sono soltanto tre dadi come si fa a fare più di 18? In base alla razza alcune schede hanno per alcuni attributi dei valori da sommare o sottrarre al totale della riga, per esempio nella mia c'era un +2 nella forza. Diciamo che è un caso limite, ma è possibile che accada e non è detto che si abbia la giusta configurazione per riuscire ad assolvere a questa richiesta.
Un altro modo per fare punti è quello di posizionare dadi di determinati colori, secondo lo schema della propria backstory, il che porta a ragionare non poco su come incastrarli nel migliore dei modi.
L'allineamento invece riporta una zona in cui un nostro cubetto si muoverà, in base alle carte che pescheremo e ad un'azione delle nostre abilità, che dovremo cercare di far giungere alla fine del gioco, in zona punti.
Sì avevo dimenticato le carte, in pratica ad ogni turno verranno pescati cinque dadi dal sacchetto e verranno associati a cinque carte numerate dall'uno al cinque, mettendoli in ordine crescente di valore.
Vengono rivelate cinque carte market che faranno parte del mercato - ma dai?- messe in vendita e poi eventualmente scartate se non acquistate.
Si scelgono dado e posizione, poi ovviamente da chi ha preso la carta col valore più basso, si procede con la fase di mercato.
Le carte in vendita possono essere armature, che generalmente danno punti a fine partita se entrano in combo con carte dello stesso tipo. Carte armi che aggiungono poteri da usare una volta per turno e che solitamente agiscono sui dadi. Carte skill che sono potenziamenti delle nostre abilità, o metodi ulteriori per guadagnare monete. Per finire carte trait che danno condizioni ulteriori per fare maggiori punti alla fine. Quest'ultime, per poter essere acquistate, si deve prima agire sul cubetto del nostro allineamento come indicato dalla carta, se siamo impossibilitati dal poterlo muovere perché bloccati dal bordo del quadrante, non possiamo acquistarla.
Ultima cosa sulle carte market, queste possono essere raccolte e scartate, fornendo così due monete dalla riserva.
Il gioco procede seguendo la turnazione, fino al completamento degli spazi della plancia e poi si calcolano i punti. Per ogni dado del nostro colore presente sulla nostra plancia, guadagneremo un punto in più.
Diciamo che in un'ora e mezza o poco più ce la siamo cavata, Paolo e Nilo avevano già fatto alcune partite, ma vista la semplicità delle regole, anche per noi che eravamo alla nostra prima partita, tutto è filato liscio e senza problemi. Nilo come al solito da buon Ready Player One è stato sorteggiato per la quattrocentesima volta primo giocatore, stranamente mi trovavo alla sua sinistra, anziché come al solito avviene alla destra, questo mi lascia intuire come mai a sto giro non abbia vinto lui, ma Donald che veniva subito dopo di me...
Io d'altronde sono riuscito a pescare inizialmente una classe fortissima, quella del monaco, che mi permetteva scartando le carte del market di attivare a mia scelta una delle abilità.
Nonostante questo, credo di essere riuscito a fare talmente schifo, che difficilmente potrei ripetermi.
Quando hai troppo potere fra le mani il rischio è quello di voler strafare e di finire, come è capitato al sottoscritto, per non riuscire a concludere nulla.
Il gioco per fortuna non lo devo recensire, altrimenti significherebbe che dovrei farci ben più di una partita e la cosa non mi alletterebbe particolarmente. Una mia idea però me la sono fatta e come dicevo all'inizio, bene o male, condivisa anche dagli altri. Mi è parso subito chiaro che dopo l'hype iniziale della scelta delle classi e di tutta la parte alla Dungeons and Dragons, il gioco perda il suo fascino.
La meccanica di piazzamento dadi e attivazione di poteri si riduce ad un mero esercizio di logica, per altro ripetitivo e quindi monotono, che nulla ha a che vedere con altri giochi più briosi.
L'interazione c'è nella fase del mercato ed in pochissime carte, ma è ridotta al minimo e la cosa mi ha un po' deluso, anche se comprendo benissimo le ragioni che hanno portato il Game Designer ad essere così cauto.
-inizialmente avevo scritto schiscio, ma poi mi è venuto in mente che forse non tutti conoscano il termine-
Il prezzo è decisamente alto, sicuramente dovuta alla presenza dei 72 dadi e delle molte carte, per altro davvero molto belle. I materiali mi sono sembrati buoni e ben studiati e le diverse possibilità di composizione del proprio personaggio regalano ogni volta un setup diverso e un'esperienza di gioco nuova.
Ogni partita è unica sì, ma nel mio caso lo sarà per certo. Il tempo per giocare è troppo breve per essere utilizzato in malo modo.
Ricordo, a scanso di equivoci, che quanto scrivo in questo blog è sempre è solo una mia opinione personale. Sono un essere umano e quindi è facile che commetta errori, ma cercherò di essere sempre schietto ed onesto, senza addolcire la pillola.
Come sempre, se volete una recensione del gioco, cercate altrove! Sono troppo pigro per mettervi i link di altri blog...
P.S. informazione di servizio per V. che spero Paolo recapiti -Ricordiamoci che Donald vuole solo un cucchiaino di zucchero nel caffè e non quattro come ti ho detto l'ultima volta-
P.P.S. Donald la prossima volta concordiamo le tempistiche per le tue aste, c'ho mica tutto il giorno io!
L'altra sera abbiamo giocato a Roll Player e questo titolo ci ha messo tutti d'accordo, difficilmente capita, ma è anche vero che ormai siamo diventati un gruppo affiatato.
Prima però, due righe sul gioco
Una volta distribuita ad ogni giocatore la propria plancia, con rappresentata una razza, vengono scelte a caso delle tessere da integrarvi relative alla classe, l'allineamento e la backstory.
Questa è sicuramente la parte più figa del gioco, si hanno reminiscenze di vecchie partite a D&D, le combinazioni sono talmente tante che non saprei calcolarle -ok non saprei calcolarle a prescindere, avevo quattro in matematica!-, bello anche il sistema di assegnazione dei punti per l'allineamento, sensato e coerente con il suo aspetto grafico.
Una volta determinato il primo giocatore ed il suo colore di riferimento, si pescano a turno otto dadi per il setup iniziale.
Premetto che noi lo abbiamo giocato in quattro e che non ho sottomano il regolamento e nemmeno la voglia di ricercarlo online, quindi in due o tre giocatori potrebbero differire le quantità dei dadi in uso, sapevatelo!
I dadi pescati saranno di vari colori, sarà nostra cura posizionarli negli spazi della nostra plancia dove, ad ogni riga, corrisponderà uno dei nostri attributi. Forza, intelligenza, carisma e via dicendo.
In ognuna di queste righe, una volta che nel corso del gioco verrà posizionato un dado, si avrà la facoltà di eseguire un'abilità speciale ad essa abbinata, come ad esempio ritirare un dado, aggiungere o diminuire di uno il valore di un dado, capovolgere un dado e altre cose dadose.
Un drago monaco, eccentrico, ma devoto... |
I dadi di colore giallo, quando pescati e posizionati, forniscono monete bonus.
Questo modificare i valori dei dadi serve perché, ad ogni classe del nostro personaggio, corrisponde un range di valori da raggiungere per ottenere più punti. Questi valori danno punti a fine partita soltanto quando si verificano le condizioni descritte. Se la forza dev'essere 18+ non significa che devi essere maggiorenne, ma che i tuoi dadi devono restituire un valore maggiore di 18.
Ma se sono soltanto tre dadi come si fa a fare più di 18? In base alla razza alcune schede hanno per alcuni attributi dei valori da sommare o sottrarre al totale della riga, per esempio nella mia c'era un +2 nella forza. Diciamo che è un caso limite, ma è possibile che accada e non è detto che si abbia la giusta configurazione per riuscire ad assolvere a questa richiesta.
Un altro modo per fare punti è quello di posizionare dadi di determinati colori, secondo lo schema della propria backstory, il che porta a ragionare non poco su come incastrarli nel migliore dei modi.
L'allineamento invece riporta una zona in cui un nostro cubetto si muoverà, in base alle carte che pescheremo e ad un'azione delle nostre abilità, che dovremo cercare di far giungere alla fine del gioco, in zona punti.
Carte?
Sì avevo dimenticato le carte, in pratica ad ogni turno verranno pescati cinque dadi dal sacchetto e verranno associati a cinque carte numerate dall'uno al cinque, mettendoli in ordine crescente di valore.
Vengono rivelate cinque carte market che faranno parte del mercato - ma dai?- messe in vendita e poi eventualmente scartate se non acquistate.
Si scelgono dado e posizione, poi ovviamente da chi ha preso la carta col valore più basso, si procede con la fase di mercato.
Le carte in vendita possono essere armature, che generalmente danno punti a fine partita se entrano in combo con carte dello stesso tipo. Carte armi che aggiungono poteri da usare una volta per turno e che solitamente agiscono sui dadi. Carte skill che sono potenziamenti delle nostre abilità, o metodi ulteriori per guadagnare monete. Per finire carte trait che danno condizioni ulteriori per fare maggiori punti alla fine. Quest'ultime, per poter essere acquistate, si deve prima agire sul cubetto del nostro allineamento come indicato dalla carta, se siamo impossibilitati dal poterlo muovere perché bloccati dal bordo del quadrante, non possiamo acquistarla.
Ultima cosa sulle carte market, queste possono essere raccolte e scartate, fornendo così due monete dalla riserva.
Il gioco procede seguendo la turnazione, fino al completamento degli spazi della plancia e poi si calcolano i punti. Per ogni dado del nostro colore presente sulla nostra plancia, guadagneremo un punto in più.
Ma a noi com'è andata?
Diciamo che in un'ora e mezza o poco più ce la siamo cavata, Paolo e Nilo avevano già fatto alcune partite, ma vista la semplicità delle regole, anche per noi che eravamo alla nostra prima partita, tutto è filato liscio e senza problemi. Nilo come al solito da buon Ready Player One è stato sorteggiato per la quattrocentesima volta primo giocatore, stranamente mi trovavo alla sua sinistra, anziché come al solito avviene alla destra, questo mi lascia intuire come mai a sto giro non abbia vinto lui, ma Donald che veniva subito dopo di me...
Io d'altronde sono riuscito a pescare inizialmente una classe fortissima, quella del monaco, che mi permetteva scartando le carte del market di attivare a mia scelta una delle abilità.
Nonostante questo, credo di essere riuscito a fare talmente schifo, che difficilmente potrei ripetermi.
Quando hai troppo potere fra le mani il rischio è quello di voler strafare e di finire, come è capitato al sottoscritto, per non riuscire a concludere nulla.
Impressioni dopo una sola partita
Il gioco per fortuna non lo devo recensire, altrimenti significherebbe che dovrei farci ben più di una partita e la cosa non mi alletterebbe particolarmente. Una mia idea però me la sono fatta e come dicevo all'inizio, bene o male, condivisa anche dagli altri. Mi è parso subito chiaro che dopo l'hype iniziale della scelta delle classi e di tutta la parte alla Dungeons and Dragons, il gioco perda il suo fascino.
La meccanica di piazzamento dadi e attivazione di poteri si riduce ad un mero esercizio di logica, per altro ripetitivo e quindi monotono, che nulla ha a che vedere con altri giochi più briosi.
L'interazione c'è nella fase del mercato ed in pochissime carte, ma è ridotta al minimo e la cosa mi ha un po' deluso, anche se comprendo benissimo le ragioni che hanno portato il Game Designer ad essere così cauto.
-inizialmente avevo scritto schiscio, ma poi mi è venuto in mente che forse non tutti conoscano il termine-
Il prezzo è decisamente alto, sicuramente dovuta alla presenza dei 72 dadi e delle molte carte, per altro davvero molto belle. I materiali mi sono sembrati buoni e ben studiati e le diverse possibilità di composizione del proprio personaggio regalano ogni volta un setup diverso e un'esperienza di gioco nuova.
Ogni partita è unica sì, ma nel mio caso lo sarà per certo. Il tempo per giocare è troppo breve per essere utilizzato in malo modo.
Ricordo, a scanso di equivoci, che quanto scrivo in questo blog è sempre è solo una mia opinione personale. Sono un essere umano e quindi è facile che commetta errori, ma cercherò di essere sempre schietto ed onesto, senza addolcire la pillola.
Come sempre, se volete una recensione del gioco, cercate altrove! Sono troppo pigro per mettervi i link di altri blog...
P.S. informazione di servizio per V. che spero Paolo recapiti -Ricordiamoci che Donald vuole solo un cucchiaino di zucchero nel caffè e non quattro come ti ho detto l'ultima volta-
P.P.S. Donald la prossima volta concordiamo le tempistiche per le tue aste, c'ho mica tutto il giorno io!
Cavolo speravo in un gioco più stimolante!
RispondiEliminaOvviamente le mie sono sensazioni personali, poi devo ammettere che il gioco meriterebbe più di una prova. Purtroppo la ripetitività me lo ha fatto venire a noia dopo poco, ma la prima parte della serata ci stavamo divertendo. Se hai l'opportunitã provalo!
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