Vudù e il 25 Aprile maledetto
Ho sempre difficoltà
a far giocare Cristiano, amico che ho trascinato un annetto fa nel
mondo dei giochi da tavolo, spesso a causa del poco tempo, ma non
solo. Il vero problema è Elena, lei non ama i giochi e ha piacere
nel non nasconderlo, anzi quando ci siamo salutati mi ha abbracciato
e mentre mi baciava le guance mi ha sussurrato a 50 decibel, così
che fosse ben chiaro a tutti:
- Hai portato anche
i tuoi giochi di me***? Tanto io non gioco -
Non che ci sperassi,
le alternative le avevo anche portate, persino delle escape room che
magari sarebbero potute fare al caso suo, ma insistere in certi casi
è inutile.
Questa volta la
difficoltà era alta, avevamo anche Fabrizio come special guest,
totalmente estraneo ai giochi, quindi la scelta doveva essere ben
ponderata.
Prosecco, grigliata,
vino e pasticcini, rituale che dà molta soddisfazione, accompagniamo
tutto con vecchi ricordi, musica anni 90 e brindisi vari. Anche i
bambini si comportano bene, quindi liberiamo la tavola e scegliamo un
gioco. Fabrizio come dicevo non ha mai giocato da tavolo, quindi
seppur a malincuore, accantono titoli troppo impegnativi e partiamo
con un bel fillerino, giusto per scaldarci.
Vudù della Red Glove è la scelta
perfetta per ogni grigliata che si rispetti, non delude mai e riesce
a far breccia nei cuori di tutti i giocatori. Sarà merito del gioco
indubbiamente, ma quando degli adulti già alticci e comunque ben
affiatati si trovano a passarsi quella bambolina, il divertimento è
assicurato.
Acquisto una carta,
tiro i dadi rimasti che stranamente paiono essere dalla mia e lancio
la mia prima maledizione a Fabri. Da quel momento i suoi palmi
dovranno restare a contatto fra loro, non troppo impegnativa, ma
quanto basta per far capire chi comanda. Con Cristiano vado più
leggero, testa attaccata al tavolo. Io mi ritrovo a sibilare e
parlare con la v al posto della r, che mi viene facile essendo già la prassi per me.
Cristiano insiste
facendomi stare su una gamba sola, povero dilettante gli dico mentre
accavallo le gambe e così assolvo la mia maledizione. Mi vendico
facendolo sedere a terra, sempre con la testa posata sul tavolo...
Il mento è parte della testa, te la do buona... |
Tutti quelli che non
hanno mai giocato a vudù sono delle brutte persone, quasi quanto
quelli che ci hanno giocato almeno una volta! Alla fine è sempre un
successo, tutti si divertono.
Vabbè quasi tutti,
Elena è un caso a parte, ma non è che possiamo salvarli proprio
tutti.
- Mi raccomando,
scrivi di me sul tuo blog - dice con aria di sfida mentre ci
prepariamo per tornare a casa
-Ah quindi hai letto qualcosa? - le
dico compiaciuto
- Sì, quello su quel gioco di corse, mi è
piaciuto... -
Ok ha letto l'articolo su Vektorace che ho scritto per Playcorner.it, ma è uguale. Non è una frase di circostanza, lei è
sempre molto schietta e difficilmente direbbe una cosa solo per
compiacere, se davvero non la pensasse. Illuminazione, sembra che le
interessi il genere, ma al momento per quello c'è da aspettare...
Ok, il prossimo giro
porto Rush and Bash e vediamo se riusciamo nel miracolo!
Sono irrecuperabile,
ci tento sempre, riuscirò a portarla al lato oscuro dei miei Gdt di
M.
Variante Alcolica home rules - Attenzione, astenersi se astemi o portatori di fegato!
- Per prima cosa le carte si acquistano al costo di un bicchierino, solitamente di limoncello da bere alla goccia, ma siete liberi di arrangiarvi anche con altro.
- Se non riuscite a lanciare nemmeno una maledizione durante il vostro turno, dovete bere.
- Ogni qual volta raggiungete una maledizione permanente, dovete bere.
- Ogni volta che bevete, dovete bere.
- Bere, bere, bere...
- Ci siamo capiti!
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