Ti consiglio un gioco: Leo va dal barbiere

Di Alessandro Pabis

Ti consiglio un gioco da giocare in famiglia con i bambini, ma che sia divertente anche per mamma e papà.


LEO VA DAL BARBIERE gioco per 2-5 giocatori dai 6 anni dalla durata di circa 30 minuti edito in Italia dalla DV Giochi
Prima di parlare del gioco, un piccolo accenno al suo creatore:

Leo Colovini

Non stiamo parlando di un autore qualunque, ma di uno dei migliori autori italiani di tutti i tempi. Una di quelle poche persone capaci di fare la storia del gioco in Italia, creare un mercato dove prima non c'era, inventarsi un lavoro che prima non esisteva. Un'artista a tutto tondo capace di sfornare evergreen e spaziare fra diversi generi, dal gioco di ruolo al gioco da tavolo, passando per l'enigmistica, trovando anche il tempo di scrivere libri e patrocinare uno dei concorsi più ambiti in ambito autoriale: Il Premio Archimede.

Una vera rockstar del panorama ludico italiano.


Quindi cosa abbiamo qui? Un gioco per bambini?


Partiamo da un presupposto che, forse, non tutti conoscono: fare giochi per bambini è dannatamente difficile. Mantenere la giusta dose di attenzione, per il giusto tempo, con la possibilità di usare poche, ma semplici regole, non è per nulla facile. In più, creare un gioco dove anche degli adulti, interagendo con i piccoli possano divertirsi a loro volta, è veramente qualcosa di arduo da raggiungere.


Come si gioca


In fase di preparazione i giocatori disporranno tutte le tessere coperte, in modo da creare un percorso casuale, in cui verranno piazzati a una estremità il letto di Leo e nell'altra la poltrona di Bobo, la scimmietta barbiere. Leo, l'unico componente in legno del gioco, partirà dal proprio letto ogni mattina alle 8.00. Sotto ogni tessera saranno nascosti 5 diversi animali in 5 differenti colori e cinque tessere con dei cartelli zero ore. Ai giocatori andranno consegnate le carte movimento, suddivise il più equamente possibile.


Giocando in senso orario lo scopo sarà quello di scegliere una carta dalla propria mano e far muovere Leo di tanti passi quanto il valore scelto. Se la tessera su cui si sarà fermato, una volta rivelata, mostrerà un animale di colore diverso dalla carta appena giocata, Leo si fermerà a chiacchierare perdendo tanto tempo quanto il numero segnato sulla tessera.
Andrà dunque aggiornata la situazione sulla sveglia, sommando di volta in volta le ore.
Se l'animale avrà invece lo stesso colore, Leo non si perderà in chiacchiere, non aggiungendo tempo alla sveglia. Anche nel caso la tessera mostrata rivelasse il cartello zero ore, Leo non perderà tempo.


Se la sveglia dovesse raggiungere le ore otto, il salone di Bobo chiuderà e a Leo non resterà che tornarsene a casa per riprovare il giorno dopo. Bisognerà aggiungere una parte della criniera a Leo, ridistribuire le carte ai giocatori e rigirare le tessere scoperte del percorso, cercando di memorizzarle per avvantaggiarsi nel tentativo successivo.

Il gioco terminerà con una vittoria, se si raggiungerà il barbiere in tempo, oppure una sconfitta nel caso non si avessero altri pezzi di criniera da aggiungere a Leo.

Perché te lo consiglio


Innanzitutto perché ai bambini piace, il gioco è bello e simpatico, con una grafica accattivante e una componentistica di qualità.
Un collaborativo è l'ideale per cementare il rapporto con i propri figli, unendo le proprie forze per vincere insieme e aiutandoli a sopportare una possibile sconfitta.


Questo titolo riesce a mettere adulti e bambini praticamente sullo stesso piano, sfruttando una meccanica derivata del memory, adattata per funzionare su di un circuito modulare, in misura tale da non fare risultare il gioco né troppo lungo, né troppo corto. Il dorso delle tessere non è tutto uguale, il che permette di memorizzare con più semplicità la posizione delle tessere, ma nonostante questo difficilmente si riuscirà a vincere nelle prime due manche, se non grazie ad un pizzico di fortuna.
Sono presenti nel regolamento delle brevissime varianti per semplificare oppure aumentare la difficoltà del gioco, così da adattare il gioco alle proprie esigenze.

Questo gioco è stato finalista del kinderspiel des Jahres, il più prestigioso premio della categoria, praticamente il gioco dell'anno tesesco per bambini, e vincitore dell'altrettanto prestigioso Deutschen Kinderspiele Preises del 2016, assegnato da esperti del settore.

Merita un'occhiata che dite?





Commenti

  1. Ciao! Le mie nipotine, una di 12 e l'altra di 7 anni, potrebbero giocare loro, senza adulti? Purtroppo i loro genitori non le fanno giocare. Quindi spesso le faccio giocare io, ma sto anche cercando giochi che possano giocare in autonomia, senza adulti. Ad esempio giocano a giurassic snack.

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    1. Ciao! Sette anni ci sta dentro benissimo con la supervisione della dodicenne. A mali estremi possono giocare con le carte in mano scoperte, come suggerito nel regolamento... 🙂

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