"L'ultima polemica di Fox"
Di Redazione
Ebbene sì. Quello che sembrava uno scherzo poco più di due settimane fa è diventata tragica realtà. Il nostro Fox ha abbandonato Fustella Rotante per una nuova avventura. Questa sera non sarà live.
Per quanto ci possa dispiacere (e non potete capire nemmeno quanto) la Redazione di Fustella Rotante vuole rendere omaggio al nostro compagno e cofondatore, Guido “Fox” Marzucchi, augurandogli tutto il meglio possibile. Coronare il sogno di trasformare la propria passione in un lavoro pensiamo sia il sogno di tutti. Citando Confucio:
“fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.”
Ma il saluto di Fox a Fustella Rotante non è stato privo di polemiche (sei riuscito a lasciarci un’ultima perla, eh!). Infatti molti ascoltatori non hanno “accettato” le motivazioni addotte per la sua uscita di scena. Guido ha ritenuto opportuno non far più parte del team di Fustella Rotante perché (citando un post sul nostro gruppo telegram):
“…voglio evitare che da parte di chi segue Fustella Rotante ci possa essere anche il benché minimo dubbio che il mio ruolo in Dungeondice possa influire sulla programmazione e sulle nostre parole. La mia presenza in video in entrambi i progetti potrebbe essere fraintesa perché si potrebbe pensare che ci siano influenze esterne su quello che i fustellatori fanno o dicono, e questo non posso permetterlo.”
Lo scambio di messaggi in chat che ne è scaturito, concernente la correlazione tra divulgatori di giochi e sponsorizzazioni, è stato spunto di una interessante riflessione. Il tema in realtà non è nuovo nel nostro mondo e periodicamente è elemento di accese discussioni. La stessa discussione è emersa ad esempio quando Sara Trecate, alias Miss Meeple, fu assunta da Cranio Creations o quando Mac (non Jack, Fox! Mac!) del Dunwich Buyers Club approdò in Horrible Guild. Lo stesso argomento ritorna periodicamente quando il recensore di turno (o pseudo-tale) ci parla dell’ultima novità in uscita sul mercato a seguito di una “scatola omaggio” o copia di valutazione che dir si voglia, in qualche modo assimilabile a una forma di “pagamento” che potrebbe inficiarne il giudizio finale.
Ed è su questo che ci vorremmo soffermare.
Prima di continuare, mettiamolo in chiaro: qui non vogliamo mettere in discussione le scelte personali di Fox o chicchessia. Dietro ogni decisione individuale ci sono pensieri, considerazioni e situazioni che nè possiamo nè vogliamo giudicare. Pertanto le considerazioni che faremo di seguito NON sono riferite a fatti o persone realmente esistiti (come si legge a volte sui titoli di testa dei film).
La correlazione tra chi fa divulgazione e chi produce giochi da tavolo è ormai radicata da tempo. La motivazione principale per cui si è generata, come anche in altri settori, è di natura prettamente pubblicitaria: un editore invia la sua ultima uscita a uno o più divulgatori (siano essi recensori, youtuber, blogger, redattori o, per citare Fox, infotainer) nella speranza che questi ne parlino bene (o per lo meno ne parlino) incrementando così visibilità del prodotto e infine possibilità di vendita. Consideriamo inoltre che, a volte, chi emette un giudizio é un appassionato e non un professionista (quindi qualcuno che viene effettivamente retribuito da una testata giornalistica o altro canale d’informazione)... In sostanza il dubbio che qualcuno possa farlo per aggiungere gratuitamente un’altra scatola alla propria libreria, diciamocelo, sorge spontaneo.
Allo stesso tempo ci si dimentica a volte che dietro chi svolge l’attività in modo serio e puntuale, anche non essendo titolato nel farlo, ci sono impegno e sudore. Se siete interessati all’argomento ci sono tante interviste interessanti su Youtube. Da Matteo “TeOoh” Boca di Recensioni Minute, alle interviste fatte da Marco "Agzaroth" Fregoso per il canale de La Tana dei Goblin: il tema è stato sviscerato profondamente.
Tornando all’argomento principale, si potrebbe essere portati a credere che la recensione, le impressioni di gioco o la semplice presentazione dei componenti, possano in qualche modo essere manipolate dalla riconoscenza che il divulgatore sviluppa verso il produttore a causa del “gentile omaggio”. Tale sensazione può essere ampliata anche dal fatto che raramente vengono emessi giudizi negativi sui giochi provati, o perlomeno si tende ad edulcorare o omettere, per non incorrere nell’ira dell’editore e interrompere la catena del do ut des.
La credibilità del divulgatore è inficiata a monte, solo per aver ricevuto il prodotto?
Cos’è allora che determina la fiducia riposta in chi, da appassionato indipendente, fa divulgazione nel settore dei giochi da tavolo? Perché ci fidiamo dell’opinione di chi, sebbene potremmo reputare “asseverato”, ci dà le impressioni di un gioco?
Tralasciando il fatto che sicuramente non diamo assoluta fiducia al primo che capita (ognuno tenga per sè nomi reali d’anagrafe o d’arte), ci sono almeno due motivazioni per cui la copia recensore potrebbe essere un falso problema.
La prima deriva proprio dalla natura dei soggetti non professionisti. Sono individui che per passione hanno iniziato con buona probabilità l'attività di opinionisti ancora prima di raggiungere la "notorietà" (se di notorietà si può parlare in un settore così ancora di nicchia come il nostro). A testimoniarlo ci sono amici e conoscenti che già in passato si sono affidati ai loro giudizi nelle scelte legate all’ennesimo acquisto. I soggetti in questione inoltre sono legati a volte ad associazioni e gruppi ludici, senza contare le visite a fiere di settore: ci sono molte occasioni di provare un gran numero di titoli senza dipendere dall’esigenza di acquisti a cadenze insostenibili.
La seconda motivazione è l’aspetto esperienziale del gioco. Come tutti i prodotti, il gioco ha degli elementi oggettivi su cui si può discutere, ma ha anche una forte componente soggettiva: come un libro, un film o una canzone. Attinge alle nostre emozioni, ai nostri gusti, al nostro background. Questa componente personale non può essere “falsificata”, anche perché altrimenti chi sta dall’altra parte lo percepirebbe. La gioia nel vedere dei componenti, la rabbia o la frustrazione per qualcosa che non funziona o il divertimento nell’interazione al tavolo sono cose che non si possono comprare o falsificare. E l’appassionato lo sa. Anche perché siamo sinceri: dopo essersi fidati una, due… diciamo tre volte, di un giudizio e poi comprendere che è completamente errato (o altamente sospetto), la fiducia si perde e il legame tra divulgatore e fruitore termina. Per sempre.
"Coerenza e onestà sono l'arma migliore che ogni divulgatore ha per accrescere la propria credibilità."
In redazione abbiamo le idee chiare: le recensioni non devono essere un qualcosa scritto per far contento l'editore di turno, ma sempre e solo un mezzo per aiutare il lettore a comprendere la nostra visione del gioco, i pregi e i difetti. Poi non è detto che i gusti di chi scrive e chi legge debbano per forza coincidere, ma mantenendo un approccio critico e obiettivo, sicuramente si può fornire un servizio utile e instaurare un rapporto di fiducia. Ecco, proprio così, vogliamo la vostra fiducia e per ottenerla ci metteremo tutto il nostro impegno e la massima trasparenza.
Di seguito, ognuno di noi, ha voluto lasciare un messaggio per Fox, per ringraziarlo e salutarlo:
“Caro Fox, anche se non siamo riusciti a conoscerci di persona (ma spero di recuperare presto), sappi che ho sempre apprezzato la tua schiettezza e la tua trasparenza, anche (e soprattutto) quando era poco politically correct. Le tue polemiche rimarranno per me indimenticabili.”
— Daniele M. Coso
"Ciao Guido, lo sai che non amo molto i soprannomi, e poi chiamandoti per nome, un po' come fanno i genitori, immagino che le parole arrivino più dirette. Ti ringrazio di aver guardato dentro di me e avermi capito. Ti ringrazio per l'impegno che hai sempre dato in questo progetto e per aver tirato fuori il meglio da ognuno di noi. Ti ringrazio per aver fatto questo passo doloroso, ma necessario. È una grossa dimostrazione di coerenza che apprezzo."
— Alessandro Pabis
"Guido, lo sai, non sono brava con le persone, coi toscanacci anche meno, siete gente complicata. Non ci sono parole per tutto quello che hai fatto, che hai costruito con tutti noi, per averci spinto sempre al limite di quello che credevamo possibile e soprattutto per aver sempre ascoltato (e risposto) ai miei vocali di +10 mins. Ci consegni una squadra unita, amici prima di tutto, consapevoli che questo sodalizio affonda le radici nella passione di ognuno di noi e nella stima reciproca. Grazie di aver preso anche stavolta una posizione netta ed inequivocabile dimostrando, ancora una volta, che le idee sono merda senza esecuzione."
— Elisa "ShElly" Seri
“Entrando in una realtà come quella di Fustella Rotante qualche mese fa, ho percepito due elementi: passione e leadership. Guido ci siamo conosciuti relativamente poco, abbiamo dibattuto spesso, ma credo che il tuo lascito sia evidente. Dal primo giorno, hai cercato di sottolineare quanto fosse importante per noi raggiungere uno standard di professionalità, in un percorso che è nato sì con toni scanzonati, ma allo stesso tempo con obiettivi ben precisi e delineati. Continueremo a perseguire questo obiettivo. Ad maiora.”
— Nicola Mosca
“Come dissi un anno e mezzo fa, mai avrei creduto che qualcuno riuscisse a fare un programma più “scacciafica” di quello sul fantacalcio. Ebbene, ci siamo riusciti. E c’è venuto anche piuttosto bene. In certi momenti non so se ringraziarti o maledirti per avermi trascinato in questa cosa. Di certo però, senza di te, non avrei scoperto un mondo meraviglioso e pazzo come quello del gioco da tavolo. Quindi, anche soltanto per questo: grazie. E ricordati degli amici…”
Ciao Alessandro....come molti sono rimasto molto colpito dalla notizia dell abbandono di Fox....cercherò di essere sintetico anche se non è facile. Ovviamente sono molto dispiaciuto di non vedere Guido il lunedì sera insieme agli altri come ormai ero abituato da più di un anno a questa parte, però comprendo anche la sua scelta : gli consente di realizzare quello che molti di noi sogna, ovvero lavorare nell' ambito di una propria passione, cosa non facile da ottenere.
RispondiEliminaQuindi continuerò a seguire Fustella Rotante, prima di tutto perchè mi piace e inoltre perchè il gruppo è unito e ritengo sia in grado di camminare con le proprie gambe.
Per quanto riguarda le polemiche.....beh non mi piacciono in generale e spesso le trovo sterili : ho più di 50 anni e nonostante tutto sono un romantico : sono ancora convinto che chi lavora seriamente e senza secondi fini continuerà a farlo, mentre chi userà la sua posizione solo per un tornaconto personale rimarrà isolato e si spengerà come un cerino molto corto.
Ci "vediamo" sulla chat della trasmissione.....Giorgio (alias salmacisfc)
Grande Giorgio! Grazie del tuo commento, lo girerò anche agli altri dato che si tratta di un articolo scritto a più mani. Un esperimento che ben si prestava per la situazione, sicuramente più dispendioso in termini di energie, ma che ci ha dato un buon feeling in fase di realizzazione. Sono d'accordo con quanto dici, il lavoro fatto bene alla fine paga. Ci vediamo in trasmissione :-)
RispondiEliminaCiao! Vi ascolto fin dalla prima puntata (E come il vostro, molti altri podcast ludici).
RispondiEliminaVi siete fin da subito distinti sia per la vostra esperienza sia per la vostra simpatia.
Siete una squadra fantastica e come tutti sono stra-dispiaciuto della notizia, ma auguro il meglio al mitico Guido: sono certo che si saprà distinguere con il suo nuovo lavoro per DD!
Il buon Mario Cortese, come al solito ci ha visto lungo e ha messo a segno un altro punto.
Per tutti gli altri della redazione, un saluto e continuate così! Siete grandi!!!
Grazie Fabio di cuore da tutta la redazione, continua a seguirci e non te ne pentirai :-)
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